La tecnologia è strategica anche in campo ambientale.

Intervista a Gianfranco Fortunato, tecnico Arpal.

di Isabella Manni, 1B 

Grazie alle nuove tecnologie, le comunicazioni sono diventate più semplici. Anche l’analisi dell’inquinamento atmosferico e ambientale è oggi più precisa e affidabile. 

sistema automatico per la pesata dei campioni delle polveri sottili

In che cosa consiste il tuo lavoro?

Da circa 23 anni lavoro presso l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente come Tecnico Operativo.

Mi occupo della gestione della Rete di Monitoraggio della Qualità dell’Aria che è una struttura organizzata per effettuare misure ripetute nel tempo, mediante prelievi effettuati da analizzatori automatici installati all’interno di centraline dislocate nel territorio della Regione Liguria.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità il principale rischio ambientale per la salute in Europa è rappresentato dall’inquinamento atmosferico, per questo nell’arco degli anni a partire dal 2000 sono state varate varie direttive atte a ridurre l’impatto dell’inquinamento sull’ambiente con l’obiettivo di raggiungere un impatto pari a zero entro il 2050.

Per l’ottenimento di questi obiettivi è stato e sarà fondamentale l’apporto di nuove tecnologie a livello strumentale, informatico e di comunicazione.

In che modo le nuove tecnologie hanno trasformato il tuo lavoro?

Grazie alle nuove tecnologie il lavoro è diventato più facile e più rapido. E’ infatti possibile, grazie a diversi strumenti, ottenere informazioni precise e ripetute nel tempo su diversi parametri ambientali.

stazione di rilevamento della qualità dell’aria

 

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle nuove tecnologie?

Le nuove tecnologie hanno reso il lavoro più veloce. Faccio un esempio che riguarda la mia attività: circa vent’anni fa per ricevere i dati da una stazione di monitoraggio che non era nell’area urbana dovevo recarmi sul posto con un floppy disk, salvarvi i dati generati dalla strumentazione, tornare al centro operativo e scaricarli sul computer. Adesso, con l’evoluzione delle comunicazioni, grazie alla fibra ottica e router di nuova generazione, i dati possono essere consultati in tempo reale.

Anche per quel che riguarda gli analizzatori sono stati fatti passi enormi a livello tecnologico, in modo particolare per quel che riguarda l’affidabilità, la stabilità e la precisione dell’analisi; le vecchie strumentazioni risentivano maggiormente degli agenti esterni che in certi casi potevano alterare i valori degli inquinanti misurati.

Posso fare un altro esempio che riguarda l’analisi del particolato atmosferico ossia le polveri sottili pm10 pm2.5 che sono particolarmente pericolose per la salute umana: fino a qualche anno fa, la loro misurazione veniva effettuata per via gravimetrica, pesando il campione. Tale sistema comportava vari passaggi del campione da analizzare tra laboratorio e sito di campionamento con tempi che si aggiravano intorno ad una settimana per poter ottenere il risultato finale sulla concentrazione giornaliera di Pm10. Adesso, grazie ai nuovi analizzatori automatici in continuo, si riesce addirittura ad avere in tempo reale la media oraria della concentrazione. Questo è molto utile per prendere provvedimenti quasi immediati sulle limitazioni del traffico veicolare in caso di superamento delle soglie consentite.

Gli svantaggi delle nuove tecnologie possono essere legati ad un rischio di poter creare disoccupazione in alcuni ambiti e ad un isolamento e mancanza di contatti umani e sociali.

Come si può considerare l’innovazione tecnologica?

L’innovazione tecnologica è una grande opportunità. Bisogna, però, conoscere le nuove tecnologie per saperle utilizzare senza diventarne schiavi.