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Al Polo Liceale Mattioli si ricorda il terremoto de L’Aquila

Mercoledì 5 aprile, gli studenti del Polo Liceale Mattioli hanno partecipato all’ incontro “Quattordici anni dopo il sisma de L’Aquila” in ricordo delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009.

Sono intervenuti Liliana Centofanti, del Comitato familiari vittime della casa dello studente, Ilaria Carosi, psicologa e psicoterapeuta aquilana, Federico Vittorini della Fondazione 6 Aprile per la vita, Renato Di Nicola di Abruzzo social forum, Vincenzo Vittorini, dell’associazione 309 Martiri dell’Aquila. Ognuno dei partecipanti ha riportato la propria testimonianza. Quel giorno nessuno poteva immaginare cosa sarebbe accaduto e quale grande dolore avrebbe recato loro. Niente sarebbe stato più come prima. A coordinare l’incontro è Liliana, la sorella di Davide Centofanti che il 6 aprile 2009 rimase sotto le macerie della casa dello studente  a causa della negligenza di chi ha costruito lo stabile. 

Quel giorno sono state uccise, dal devastante terremoto, 309 persone e in un istante, altrettanti cuori sono stati spezzati  dalla perdita dei propri cari. Tutto questo per cosa? Perchè la protezione civile, al comando di Guido Bertolaso, aveva ripetuto più volte che non c’era alcun motivo di preoccuparsi. Dopotutto le scosse che si erano verificate durante i sei mesi precedenti, secondo l’allora Commissario straordinario per l’emergenza, erano servite solo per liberare energia.

“Ci sono stati mesi di scosse e forse qualcosa poteva essere fatto. Lo sciame è durato sei mesi con scosse sempre più forti. Dopo la riunione della commissione grandi rischi indetta da Bertolaso, venne ripetuto che si poteva stare tranquilli. Ma L’Aquila è la città più sismica d’Europa e qualcuno avrebbe dovuto dirlo”.

Dopo il terremoto le vittime sono diventate solo dei numeri. Davide aveva il 274, quel ragazzo solare, studioso, che pochi anni prima frequentava il nostro Istituto, era lì perchè aveva deciso di inseguire i suoi sogni andando a studiare a L’ Aquila. Tutto questo è ingiusto, giovani vite spezzate per una bugia. Non cerchiamo la vendettahanno sottolineato i parenti delle vittime,cerchiamo la giustizia!” .

“E’ difficile sorridere, ma bisogna ricordare con un sorriso le persone che non ci sono più e continuare a battersi”, dice Vincenzo Vittorini che in quella notte del 6 aprile ha perso moglie e figlia.

“Dal terremoto dell’Aquila devono nascere fiori di conoscenza e da essa lo spirito critico. Davide è stato un vostro compagno di scuola, un ragazzo vivace come voi e dalle mille sfaccettature” – afferma la Dirigente Scolastica, prof.ssa Mariagrazia Angelini – rivolgendosi ai ragazzi presenti in Auditorium – “Noi lo vogliamo ricordare insieme a tutte le vittime che purtroppo quella notte sono state protagoniste di un destino che non si augura a nessuno. Un dolore che non sarà mai possibile colmare”.

 

Matilda Cinquina