25 aprile “Giornata di tutti”

Il giorno che segna l’inizio di uno Stato democratico e libero.

Un po’ di storia… sulla giornata conosciuta come “Festa della liberazione”, ma anche come “Anniversario della resistenza”.

L’istituzione di questa “Festa nazionale” fu decisa con la legge 260  nel maggio del 1949, legge proposta da Alcide de Gasperi che allora si trovava a capo del governo.

E’ stato scelto il giorno del 25 aprile in quanto in tale data ebbe inizio la ritirata da parte dei soldati nazisti e fascisti a seguito delle sconfitte subite dalla ribellione delle popolazioni locali e dall’arrivo dei partigiani. Questi ultimi erano coordinati dai Comitati di Liberazione Nazionale.

Quando si è in guerra non c’è un vinto, né un vincitore, ma solo tanto sgomento, perdite di vite umane e distruzione. Questi sappiamo tutti non essere dei concetti o delle frasi astratte, ma sono realtà che purtroppo si sono vissute e si continuano a vivere anche nei nostri giorni, basti pensare alle situazioni della Siria o Ucraina. Inoltre, come sappiamo, la tecnologia è arrivata a creare armi talmente potenti da distruggere il mondo, con la conseguenza che, se con la guerra non si riesce a dichiarare la predominanza di una nazione sull’altra, con tale potere sì, perché esso appartiene solo a chi detiene le armi atomiche e alle potenze finanziarie che dominano il mercato generale.

E’ a partire da questa giornata che, dopo lungo periodo di guerra e oppressione, si gettano le basi di quelle che sono la democrazia e la libertà di oggi. Libertà intesa come condizione di esistenza, che ci permette di godere dei nostri diritti senza vincoli. Purtroppo ancora oggi, in molti paesi, l’individuo è limitato, costretto a vivere secondo regole e direttive di comportamento, non volte a tutelare i suoi diritti, ma a renderlo succube di idee e situazioni ingiuste. Quindi ancora di più oggi, il 25 aprile deve risuonare come giorno simbolo di libertà, ma anche di speranza e fiducia nel fatto che tante situazioni drammatiche possono migliorare grazie all’impegno e dalla volontà di tutti. Alla luce del momento difficile che si sta vivendo, deve essere dato un valore ancora più importante a questa celebrazione e va considerata come invito a “resistere e non mollare”.

Sara Maria Crucitti, 2^ D no