Lasciami stare!

Sognavo che mi baciavi, ma alla fine mi hai mangiato il volto;

sognavo che mi abbracciavi, ma mi eran parse troppo accoglienti queste catene;

sognavo di averti, ora sogno di dimenticarti.

Quando non dai amore, lui ti prende e ti tortura.

E così Dio che creò l’inferno per chi non ama,

fa vivere l’inferno a chi nel presente non vuole amare.

E così io che provo a staccarmi da te, maledetto amore,

son come una mela che si stacca dall’albero felice dell’acquisita autonomia,

quella mela alla quale i vermi mangiano le viscere,

e dalla sua mortale sofferenza, solo un altro albero si depositerà.

Troppa luce ho visto da te quella volta:

la luce della luna che gode ad illuminare lo spettacolo ove le tenebre ti fanno prigioniero,

ed ecco io, povero stolto che di quella luce non ne sa fare a meno.

Ma perché proprio tu, che a ogni mio parametro sei contraria!?

Sei antimateria con la quale voglio scontrarmi per deliberare enorme energia;

ma la dura realtà è che solo mi dissolvo,

mentre tu, mi guardi con disprezzo.

Damiano Cassibba 4B Liceo Scientifico-Istituto “G.Carducci“-Comiso [RG]