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Lo scrittore Piernicola Silvis parla del suo ultimo libro “Capire la Mafia”

“Attenzione! Quando si parla di mafia, di cosa si parla?”

Così si è aperto l’incontro avvenuto al Palizzi il 29 aprile dal titolo “Capire la Mafia” e così si apre il saggio, da cui il convegno prende il nome, scritto dal Dott. Piernicola Silvis, ex dirigente della Polizia di Stato che, per il suo lavoro, è stato spesso a contatto con la criminalità organizzata.

Capire la mafia “è un riassunto chiaro e preciso di cosa sia la criminalità organizzata mafiosa“, così si è espresso il moderatore dell’incontro, il giornalista Giuseppe Ritucci.

Uno dei principali fini del convegno è stato quello di abbattere la disinformazione sull’argomento: cosa serve  conoscere per capire la mafia?

Molti pensano che “la mafia sia stata sconfitta”, tuttavia la mafia agisce in silenzio, sott’acqua, e per capirla bisogna andare oltre i concetti mitici che risalgono al passato.

Oggi la mafia accresce sempre più il suo potere e diventa sempre più pericolosa.

Dunque, per trovare il momento di rottura tra il prima e il dopo, bisogna viaggiare nel tempo, fino al periodo di Falcone e Borsellino.

Dopo la morte dei due magistrati, i poliziotti, tra cui anche Silvis, in pochi mesi sono riusciti ad intercettare e arrestare, con non poche difficoltà, i primi tre boss della cupola di Cosa Nostra.

Per l’estesa organizzazione mafiosa, evidentemente questi episodi hanno avuto un risvolto negativo. Difatti la cupola è pian piano crollata. Ma questa situazione di grande terremoto all’interno di Cosa Nostra è stata sfruttata dalla ‘Ndrangheta con lo scopo di accrescere il proprio potere. I criminali, infatti, si nutrono di potere. Comandare e possedere il controllo è un loro obiettivo primario.

Tra le tante realtà mafiose esistenti oggi, quella della ‘Ndrangheta è diventata la più forte. Non basta immaginarla come un insieme di persone rozze e sanguinarie. I loro membri si sono fusi con la società e, per la polizia e le altre forze dell’ordine, risulta sempre più complesso riconoscerli.

Ormai sono persone laureate presso le più prestigiose università, vestite con firme importanti, sono attenti manager che controllano la rete di traffici illegali attraverso i quali guadagnano e investono comprando in tutto il mondo.

Nonostante non si veda, è bene sapere che la mafia non è una cosa lontana da noi, anzi, pian piano è arrivata ovunque senza far rumore.

In tutto questo oscuro mondo, il Dott. Silvis ha congelato la paura affrontando, insieme ai suoi colleghi, le avversità di questo labirinto senza uscita.

La sua esperienza lo ha portato a scontrarsi spesso con tanti esponenti mafiosi ed ha contribuito all’arresto di Giuseppe Madonia numero due di Cosa Nostra ai tempi di Totò Riina.

Ciò che più colpisce di questi individui, afferma Silvis, è il loro considerarsi uomini d’onore. Questi soggetti non ritengono di essere criminali, ma si considerano appartenenti ad un altro Stato, con altre leggi, dove violenza, illegalità e omertà sono concessi.

Giulia Tiranno

Foto di Sara Prencipe