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La tecnica di animazione in “stop motion” come strumento didattico innovativo

Dopo l’esperienza delle animazioni inserite nel video per il progetto “Va’ pensiero – lettere dal Risorgimento” realizzate dagli alunni delle classi terze, la partecipazione della classe 1^D al concorso “ Premio Nazionale Giovani – Speciale Chimica e sostenibilità 2022-2023” ha offerto l’opportunità di sviluppare ulteriormente l’utilizzo didattico di questa interessante tecnica, abbinandola a un progetto di alto valore civico ed ecologico, secondo la filosofia “green” del nostro Istituto.

La tecnica di animazione in stop-motion (“passo uno” o “passo due” in italiano, a seconda del numero di fotogrammi utilizzati in ogni movimento) esiste da molto tempo e permette di dare l’illusione del movimento di oggetti, personaggi (e anche persone in carne e ossa!) realizzando una serie di scatti fotografici che vengono poi uniti a formare un video. 

Malgrado sia stata ormai quasi interamente sostituita dalle animazioni realizzate a computer, ci sono ancora autori che producono bellissimi film e cartoni in stop-motion: un famosissimo esempio è quello di Tim Burton con “Nightmare before Christmas” e “La sposa cadavere”, regista che lavora quasi esclusivamente con questa tecnica.

La diffusione di strumenti tecnologici semplici e alla portata di tutti permette di utilizzare facilmente questa tecnica nelle classi: bastano infatti un telefono cellulare con fotocamera o un tablet e una delle tante app gratuite di animazione in “stop motion”. I ragazzi della 1^D hanno utilizzato l’app “stop motion studio”.

Si è cercato di dare un taglio “professionale” al lavoro in classe: i ragazzi hanno lavorato come un vero team cinematografico, seguendo tutte le fasi per realizzare un cortometraggio sul tema della plastica, sui problemi ecologici e sulla sensibilizzazione al suo uso sostenibile, secondo i seguenti step e attraverso i modelli didattici della didattica laboratoriale, del role playing e del learning by doing.

Fase 1 (ricerca e documentazione).

Documentazione e ricerca sul tema della plastica e della sua sostenibilità ambientale (realizzata in collaborazione con i docenti di Storia e Geografia, Scienze, Tecnologia), che ha visto la produzione di cartelloni sul tema.

Fase 2: stimolo.

Dopo la fase di ricerca e documentazione, durante le lezioni di Arte si è avviato il lavoro pratico di realizzazione delle animazioni.

Agli alunni è stata proposta una lezione introduttiva per capire cos’è la tecnica di animazione in “stop-motion” e come si realizza. In questa fase-stimolo sono stati proiettati tre video: il primo, reperibile sull’app stop-motion studio, spiega l’utilizzo pratico dell’app e le fasi di realizzazione di un’animazione utilizzando un oggetto 3D. Il secondo svela il dietro le quinte del cartone di animazione “Shaun vita da pecora”, mostrando tutte le fasi di preparazione e animazione del cartone. Si può avere così un’idea di come lavora un team di professionisti. Il terzo video, realizzato dalla docente di Arte e Immagine, mostra diversi esempi di animazioni con scritte, disegni, oggetti realizzate negli anni da alunni di Scuole Secondarie di I grado.

Video 1: https://www.youtube.com/watch?v=-DzV3-1lnTQ&authuser=0

Video 2: https://www.youtube.com/watch?v=65ROK7ySP8c&authuser=0

Video 3: https://youtu.be/2-HSufrvHLk

Fase 3:  team working per realizzare le animazioni.

In questa fase gli alunni, divisi in gruppi da 4-5 persone, riepilogano le informazioni raccolte nella fase 1 e nella fase 2, individuano i vantaggi e gli svantaggi della plastica, progettano e avviano la produzione delle animazioni. Quest’ultima fase stimola le competenze di digital storytelling ed ha un valore educativo sulla sostenibilità ambientale, in quanto i materiali plastici presenti nell’animazione sono di recupero, come espressamente richiesto nella consegna data dall’insegnante.