Mentre il cielo notturno diventa sempre più tiepido, una quieta calma riempie l’aria.
L’acqua del fiume riflette il chiarore della candida luna, che pare a momenti più vicina.
Così le gocce di luna si riverberano sull’acqua, originando una sinfonia, a tratti assordante e pura.
D’un tratto, posso scorgere un volto lontano.
Due occhi cerulei che ingenuamente mi incantano.
Intanto, il chiarore del cielo si consuma, la sinfonia della pioggia impassibile indugia lieve.
E, mentre quegli occhi ammalianti trasportano i miei pensieri altrove, l’aria si fa fresca, la brezza più leggera e la sinfonia delle gocce di luna scema dolcemente.
Elisa Morguello Classe V A Liceo Classico – Istituto £”G. Carducci” – Comiso (RG)