Alla scoperta di Vasto

IL Pon “Luoghi di interesse culturale della città” è stato significativo per l’arricchimento del nostro bagaglio culturale e formativo. 
Il progetto ha avuto il fine di farci cogliere aspetti inediti della cultura e del patrimonio artistico di Vasto, immergendoci nella sua storia, alla scoperta di luoghi, immagini, caratteristiche che non conoscevamo. 

Sotto l’attenta supervisione delle prof.sse Teresa Pardi e Stefania Salzano, ci siamo dedicati alla ricerca di testimonianze archeologiche, documentarie, digitali e,
attraverso tre differenti itinerari, abbiamo ripercorso idealmente le trasformazioni
 che ha subìto la città dall’età romana a quella medievale, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Il punto di partenza è stata l’antica Histonium con i resti dell’Anfiteatro, il Cardo e il Decumano, le Cisterne, ma soprattutto l’Acquedotto delle Luci
e il Porto sommerso, che la sezione locale di Italia Nostra ha avuto 
il merito di valorizzare e tutelare. Il FAI ci ha dato la possibilità di visitare le Terme, sito archeologico di grande interesse e pregio, per la presenza di
 mosaici tra i più importanti dell’area centro-adriatica.
 All’attività di studio è stata costantemente affiancata la ricerca, “in
loco”, nel centro storico della città, con il prezioso contributo di alcune “guide d’eccezione”, che hanno integrato e arricchito le nostre conoscenze.
In primis Don Domenico Spagnoli, parroco della chiesa di S. Maria Maggiore, che ha messo a nostra disposizione le sue notevoli competenze e ci ha fornito una lettura approfondita e dettagliata di quadri, statue, elementi architettonici, evidenziandone non solo il significato religioso, ma anche la valenza artistica e culturale.
 
Inoltre, Antonio Ottaviano, dell’Associazione “Vigili del fuoco in pensione”, ci ha consentito l’accesso a luoghi che non avevamo mai avuto occasione
di visitare prima, come la Torre Diomede del Moro, la chiesa di S. Teodoro nel palazzo Ciccarone e la chiesa di Santa Filomena annessa al palazzo 
Genova-Rulli.
 Ma i veri protagonisti del progetto siamo stati noi ragazzi, perché abbiamo potuto soddisfare le nostre
 curiosità, chiarire dubbi, confrontarci, esprimerci in maniera creativa e originale, realizzando dei docuvideo
e un percorso espositivo incentrato sulle più significative testimonianze artistiche e monumenti locali.

A conclusione di questo viaggio nella storia di Vasto, ci restano la passione per la ricerca, l’entusiasmo per
la scoperta, ma soprattutto la soddisfazione di aver dato anche noi, nel nostro piccolo, un contributo per
 valorizzare il patrimonio culturale della nostra città.

Martina Stivaletta