Intervista a Emanuele Capone
di Federico Pellegrini, 1B
Emanuele Capone, classe 1975, ha lavorato a Quattroruote e a Il Secolo XIX; attualmente è giornalista presso Italian Tech di Repubblica. Si occupa di nuovi media, riviste, scrittura e blog.
Quali sono le peculiarità del giornalismo locale?
Il giornalismo locale si differenzia da quello nazionale perché è presente un contatto tra il lettore e il fatto. Chi ci legge spesso è stato testimone dell’evento raccontato e sa benissimo se quello che scriviamo è vero oppure no. Certamente un giornale locale deve fornire le informazioni che sono utili per il cittadino come quelle relative ai servizi, ma sicuramente le notizie di maggior interesse sono quelle di cronaca nera. L’attenzione del lettore per gli eventi vicini è sicuramente maggiore rispetto a quella per eventi più gravi, ma più distanti: ad esempio un articolo sui furti nel quartiere di Albaro viene letto dai cittadini genovesi con più interesse rispetto ad quello relativo ad un omicidio a Londra.
Nel tempo è cambiato il modo di fare giornalismo a livello locale?
C’è stato un forte incremento dell’UGC, cioè di contenuti creati dagli utenti che talvolta i giornali riutilizzano per raccontare la notizia. Sempre più spesso video e foto realizzati dai cittadini vengono comprate per essere utilizzate dai giornali; in questo modo si crea un legame di collaborazione tra il lettore, che acquista visibilità, e il giornalista che non sempre può essere presente sul luogo dell’accaduto.
Uno degli argomenti più discussi in questo periodo è l’incremento dell’intelligenza artificiale nel giornalismo.Ciò accade anche a livello locale? Quali sono i rischi?
La IA è in grado di scrivere in modo veloce, corretto e convincente;può rielaborare dei dati trasformandoli in un testo senza l’ausilio dei giornalisti. La minaccia potenzialmente è reale e a tutti i livelli.
Allora sarà presto la IA a scrivere articoli e libri?
Già oggi sono disponibili online molti libri anche in italiano scritti interamente dall’IA. Per scrivere un libro con Chat GPT bastano 4 ore. Il rischio della mediocrità dei testi prodotti è molto alto e questo può agevolare un bravo scrittore che può far emergere le proprie capacità, anche utilizzando la IA come spunto da cui partire per evitare il noto “blocco dello scrittore”.
Secondo lei quali sono gli aspetti positivi e negativi dell’IA in ambito giornalistico ?
Sempre più spesso sono messe in rete fake news create con IA. Inoltre attualmente non esiste una policy di trasparenza che obblighi gli autori a dichiarare un eventuale aiuto dell’IA durante la fase di scrittura. Tra i vantaggi abbiamo un minor spreco di energia e tempo, la possibilità di verificare l’utilizzo dell’IA in altri articoli e tradurre velocemente e in modo efficace articoli di giornali esteri.
Ci può fornire un esempio pratico in cui la IA crea un vantaggio ?
L’IA può essere utilenella stesura del cosiddetto “coccodrillo”, un pezzo che racconta i momenti più importanti della vita di una persona famosa e si pubblica quando questa viene a mancare. Il giornalista prepara questo articolo per persone di età avanzata, ma in caso di morti improvvise, qualora l’articolo non sia pronto, l’utilizzo dell’IA per il giornalista è di cruciale importanza dovendo far uscire velocemente la notizia.