Intervista a Melina Riccio, spirito libero che con la sua arte smuove gli animi
di Anita Corsi,1B
Ho incontrato una volta Melina a Brignole, alla fermata degli autobus e mi ha regalato un fiore. Mi ha sorriso, dicendomi : “Amore e pace”. L’ho rivista tante volte a Genova davanti a muri impreziositi dalle sue poesie in rima, dai disegni con i cuori, dalle composizioni floreali. Ho riconosciuto i messaggi di Melina anche a Roma, la mia città di origine, e a Parigi, in uno spazio al Museo Pompidou. Sembra di seguire polvere di fata, che ti porta in un mondo di incredibile poesia.
Melina solitamente non rilascia interviste e per me è un grande privilegio aver avuto l’opportunità di rivolgerle alcune domande per conoscere meglio la sua storia e la sua visione del mondo.
Con la sua “arte irregolare” (o Art Brut o Outsider Art) Melina vuole esprimere il legame con il “divino” che risiede in ognuno di noi e con la Natura e i suoi elementi primari.
La sua espressione personale supera ogni canone e regola artistica, ma per questo per me è ancora più autentica ed originale.
I suoi collage creativi, parole, fiori, foglie, ritagli, materiali di recupero e le sue poesie sono comprensibili a tutti, grandi e piccoli,e regalano sempre una riflessione ed un sorriso. Sicuramente in molti conoscono e riconoscono le sue opere: soffermatevi qualche istante, quando le avrete di fronte agli occhi,e potrete avvertire la magia di una piccola vibrazione nel vostro animo.
Melina ha risposto con piacere alle mie domande, in piena libertà di concetti e di pensieri , che ho cercato di restituire sintetizzando, ma senza tradire il senso profondo delle sue parole.
Leggete con gli occhi privi di strutture e lasciatevi incantare dalle parole di un artista e poetessa fuori dall’ordinario: vi sentirete parte dell’Universo, creature uniche e meravigliose e sentirete anche soffiare tra le righe il vento della speranza dove un mondo più bello non solo è possibile, ma esiste già.
I: Genova accoglie molte sue opere. Ha dei luoghi preferiti? Se si, perchè?
Genova è molto bella, dai monti al mare. Vivo nel centro storico in un piccolo appartamento di uno stretto carruggio, proprio nel cuore della città. Dove mi sento ispirata, lascio il segno con le mie creazioni artistiche.
I: Melina, lei partecipa alle manifestazioni per l’ambiente, come il “Friday for Future” ?
Le manifestazioni per me sono solo un momento di condivisione di amore e affetto, sono l’occasione per onorare la Terra e per compiere piccoli gesti di gratitudine verso la natura. In qualsiasi occasione io dono amore alle persone e cerco di dare affetto anche alla santa terra con fiori o pulendo dove trovo sporco.
I: Che messaggio vuole lasciare alla città?
Nessun messaggio in particolare, ma un invito a tutti a considerarsi parte del creato, non solo con le idee, ma con le buone azioni. Bisogna curare i rapporti umani con purezza e onorare la Madre Terra.
I: Lei utilizza materiali polimaterici e adotta una politica ecologica di riuso e riciclo. Dove trova il necessario per le sue opere?
A trentatrè anni ho capito che rinunciare alle cose materiali è la vera salvezza, sull’esempio di San Francesco. Io lavoro per amore, sono attenta agli sprechi e tento di recuperare quello che gli altri sprecano, anche cercando tra i bidoni della spazzatura.
I: Perchè ha scelto questi nuovi modi espressione artistica?
Ma non esistono nuovi modi: ognuno di noi deve esprimersi al meglio per vivere con arte. Ognuno di noi è l’arte del creato. Dare nuova vita ad uno scarto è per me un atto di purificazione, che restituisce alla materia una nuova luce.
I: Può dirci qualcosa che ci aiuti a capire meglio le sue opere?
A volte si fa fatica a capire le mie opere perché sono un estratto della mia anima, ma ognuno puo’ trovare qualche corrispondenza con il proprio.Vorrei che si comprendesse che tramite la mia arte esorto a non sprecare, a recuperare, a valorizzare il Creato e a proteggerlo per poter gioire tutti in libertà e condivisione, con rispetto e cura del mondo in cui viviamo.