Era l’una di notte, e stavo dormendo, quando mi capita di sognare qualcosa di molto particolare, qualcosa che vorrei che si realizzasse nella realtà. Ero ad una festa, con i miei amici, ed era il solstizio d’estate. Una bella festa a bordo piscina; questo momento
come tanti, doveva essere goduto appieno, infatti: “carpe diem”, perché la vita è una e breve. Se non che arriva alla festa, “la bellissima dea Venere”, una bellezza assoluta, la donna con cui sogno di avere una vita. All’improvviso si avvicina a me,mi guarda, io mi sentivo con tutte le farfalle nello stomaco, non stavo più ragionando, a mia mente era offuscata. E lei mi chiede di ballare, poiché in quel momento stavano ballando tutti,i quali erano immersi in un coro di danze, che uniscono. Il gruppo coreutico disegnava nell’aria la nostra unione, e proprio in quel momento mi dice:”Ti amo” e mi dà un bacio in bocca, e scoppiano i “fuochi d’artificio”…
All’improvviso mi sveglio alle tre di notte, non ero nel giorno storico della mia vita, ero a letto, da solo,ma Ludovica non era con me:lei è il mio sogno, la ragione per cui mi sveglio e mi addormento.
Samuele Michele Criscione 2b liceo Classico-Istituto “G. Carducci”- Comiso (RG)