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Un film dedicato al libro della Doom “Il fabbricante di lacrime”

Il fabbricante di lacrime, tratto dall’omonimo romanzo di Erin Doom, è un film del 2024, scritto da Eleonora Fiorini e da Alessandro Genovesi che è anche il regista.

I protagonisti sono Caterina Ferioli (Nica), attrice ventenne che ha raccontato di aver fatto una sorta di lavoro interiore per prepararsi al film, il primo della sua vita. Simone Baldasseroni, (Rigel) conosciuto nell’ambiente della musica rap come “Biondo”. Sabrina Paravicini , la cattivissima direttrice, (miss Margareth) che non esita a ricorrere a violenze, sopraffazioni e mezzi di contenzione. Altri interpreti sono Nicky Passarella (Billie, la compagna di scuola di Nica) e Alessandro Bedetti (Lionel, il ragazzo che è cotto di lei).

Trama

Ambientato in una cittadina del Minnesota, il film segue le vicende di Nica Dover, una ragazzina dagli occhi cristallini e dai lunghi capelli castani. Durante un viaggio in macchina con i genitori, il padre perde il controllo della vettura schiantandosi contro un camion. L’unica a sopravvivere è Nica che, sola al mondo, viene spedita al Grave, lugubre e freddo orfanotrofio gestito dalla sadica Margaret.

Al Grave, le favole della buonanotte sono sostituite dalla spaventosa leggenda del “fabbricante di lacrime”. Ovvero un omino pallido e solitario che vive in un mondo dove nessuno riesce più a piangere, e che è capace di realizzare lacrime e immetterle negli occhi di chi chiede il suo aiuto.

All’età di 17 anni, Nica viene finalmente adottata dalla famiglia Mulligan, realizzando finalmente il sogno di andarsene dal Grave. Però, poco prima di lasciare l’orfanotrofio, colpiti da Rigel Wilde, un ragazzo dark e tormentato coetaneo di Nica e molto amato dalla perfida direttrice, i Mulligan decidono di adottare anche lui. Nonostante siano cresciuti insieme, tra i due ragazzi non corre buon sangue, e la prospettiva di vivere con Rigel la terrorizza.  Nica non vorrebbe mai finire nella stessa famiglia del ragazzo, pensa che sia lui il fabbricante di lacrime.

La vita fuori dall’istituto di Nica e Rigel è simile a quella dei loro coetanei, tra scuola e feste, ma loro due si portano dentro un dolore. Non riescono a riprendersi dalle violenze subite a Grave, lei si sente “brutta, rotta, e inutile”, lui è perseguitato da feroci mal di testa. «Siamo rotti, siamo scheggiati e certe cose non si possono aggiustare», si dicono. Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune. La convivenza, che all’inizio appare molto difficile, si trasforma ben presto in un’attrazione fortissima, che li porta a svelarsi l’uno all’altra. Cadono così le maschere – soprattutto quello da cattivo ragazzo di Rigel – che la vita li ha costretti ad assumere. Nel frattempo, a scuola, oltre a trovare due amiche in Miki e Billie, Nica è corteggiata da Lionel. Infatuazione che scatena la gelosia di Rigel, forse finalmente pronto a dichiararle tutto il suo amore.

Commento

Ho trovato il film noioso, ripetitivo e con molti buchi di trama.

Poteva essere ambientato in Italia, ma, per tutto il tempo, vediamo una posticcia America. I personaggi non hanno una back story che regga, a differenza del libro, dove si intuiscono le loro scelte.

Il film lancia inoltre messaggi sbagliati, come la scena dell’abuso di Lionel nei confronti di Nica che, dopo aver quasi subito uno stupro, fa l’amore con Rigel. Rigel è un personaggio possessivo e tossico, che non “insegna” per niente alle nuove generazioni cosa vuol dire amare. Questi messaggi risultano pericolosi visto che film di questo genere vengono visti perlopiù da teen ager. Che dire, un vero incubo. Ovviamente non basatevi solo sui miei commenti, anzi vi invito a guardare il film. Buona visione.

 
 
Giulia De Simone