Spesso mi reco alla sorgente
della mutevolezza dell’Essere.
Zampilla di luminosità,
scorre di purezza,
sciaborda di verità.
E di verità rinfresco la mente,
di purezza bagno l’animo,
di luminosità inondo la vista.
Eterea al tatto,
così come acqua non ha forma.
Così si piega alle necessità.
così si modella alla vita.
E danza di movimenti
ineffabili alla mente,
ma che parlano al cuore.
E Più la conosci, meno la comprendi, più te ne innamori.
E così come acqua smetto di esistere.
Perciò sarò Essere nell’Essere.
Così come acqua
ho fatto di me una goccia nel mare.
Così come acqua
ho fatto di me una goccia ed il mare.
Così come acqua è qui il tempo:
può scorrere,
essere volatile,
o congelarsi.
Ecco che la chiave è l’acqua in cui immergersi.
Tutto ciò che è fuori
risulta essere solo un miraggio.
Le voci di chi non osa sprofondare
arrivano lontane e superficiali,
mentre è possibile ascoltare
i canti provenienti dagli inferi.
Allora, così come terra riemergo,
e così come terra torno ad esistere.
Perciò, del mutevole ho fatto l’Essere.
Danilo Guardabasso IV B scientifico – Istituto “G. Carducci” – Comiso (RG)