Spaesato(corto di carta)  

 

Caro fratello Michele,

oggi è il 30 ottobre del 2017,e da oggi incomincia una nuova fase della mia vita, sono all’università ora infatti, dopo aver superato il quinto anno di liceo musicale.

Non sono una persona sicura di me stessa, non mi sento proprio bene, solo al pensiero che un anno fa mi facevo autolesionismo, non frequentavo più i miei amici, e rischiavo, inoltre, di non superare l’esame di maturità. Ora mi sento un po’ meglio, ma non come vorrei; in più, sono lontano dai nostri amati genitori, un punto dolente e ciò mi distrugge dentro nel profondo, soprattutto, mi manca irrimediabilmente la mamma, la stella della nostra vita, che ci ha cresciuti ed educati da sempre con impareggiabile abnegazione. È lei che mi ha sopportato nella fase più brutta della mia vita. Lei non sapeva che io mi facessi del male, e non lo sa tutt’ora, poiché, quando le dissi che avevo bisogno di uno psicologo, lei non sapeva proprio qual era la mia condizione.

In estate feci un breve terapia psicologica e, grazie a ciò, ho smesso di farmi del male, ma ancora non sto completamente bene del tutto.

Non te l’ho voluto dire prima, per non farti preoccupare, anche se molto probabilmente lo intuivi che non ero più io, che non ero in me stesso. Sicuramente, cadrò di nuovo in depressione e potrei pure morire…

La vita non ha senso (dentro di me amico mio, fratello mio, sinceramente sono spaesato, non riesco a capire se con l’università ce la farò, oppure no). Questa è la verità, possibilmente ce la farò, con l’aiuto della Provvidenza.

Nutro tanta speranza e ci tengo a risollevare il morale a me stesso e a voi, e infine a dare una svolta copernicana alla mia vita.

Mi manchi comunque, ti voglio un sacco di bene, spero che tu ti senta a tuo agio, come professore al liceo classico.

PS. Se c’è qualche  studente ineducato, sgridalo per benino, mi raccomando!

 

Samuele Michele Criscione 2b liceo Classico-Istituto “G. Carducci”-Comiso (RG)