Nella giornata di ieri, 4 giugno, gli studenti delle classi terze e quarte del Polo Liceale Mattioli di Vasto hanno incontrato il manager Gaetano Crisci in un incontro orientativo/formativo sul progetto di scambio internazionale che il nostro Istituto ha intenzione di promuovere nei prossimi anni e sull’impatto che iniziative del genere possono avere sul nostro futuro.
In apertura il dottor Crisci ha parlato un po’ di sé e della sua vita da scolaro che lo ha spinto, da adulto, a cercare sempre di aiutare gli studenti: ha raccontato le sue origini abruzzesi “montanare”, i lunghi viaggi per arrivare a scuola e la voglia di riscattarsi dopo cinque anni di liceo un po’ “alla buona”. “Il mio sogno era quello di realizzarmi e il mio obiettivo era quello di dimostrare a tutti che ci potevo riuscire”; quindi, la scelta di frequentare corsi post-diploma in marketing e management e da lì la possibilità di lavorare presso importanti aziende internazionali, viaggiando sempre all’insegna di una grande voglia di relazionarsi col mondo.
Attualmente è in stretto contatto con il governo Uzbeko, per il quale fino a dicembre è stato consigliere, e sta impegnandosi per creare un ponte tra due realtà così diverse come l’Uzbekistan e l’Italia: da anni organizza scambi che hanno permesso a moltissimi studenti stranieri di visitare le bellezze della città di Vasto e dell’Abruzzo, e ora desidera estendere queste proposte agli studenti delle scuole superiori, coinvolgendo il Mattioli in particolare.
Dopo aver aiutato tanti giovani all’estero a realizzarsi, ha spiegato Crisci, intende dare più possibilità anche a quelli della sua terra: “mi piacerebbe pensare che i ragazzi della mia città si relazionano col resto del mondo, e che possono sviluppare qui quelle capacità relazionali che non si imparano sui libri”.
Il manager ha poi fatto chiarezza sulle modalità del progetto, rispondendo ad alcune domande degli studenti: ha spiegato che questo ha una funzione che va oltre l’esercizio linguistico e prevede uno scambio culturale anche di abitudini, costumi, che si basa soprattutto sul dialogo. Inoltre è più che un Erasmus, perché ha una durata maggiore -anche di più anni, quindi per noi possono estendersi all’università – e include percorsi di internship presso aziende e imprese internazionali.
Vasto sarà privilegiata nell’affiancare diverse capitali europee ad ospitare dei summer camps; questi prevedranno programmi di studio e lavoro comuni, in modo da rendere necessaria e ottimale la collaborazione tra i partecipanti, dentro e fuori il progetto.
In relazione ad eventi di attualità come il conflitto Israelo-Palestinese e le varie proteste universitarie ad esso connesse, il dottor Crisci ha tenuto a ribadire ancora una volta la centralità del dialogo: il confronto, anche quello puramente scientifico e lavorativo, è sintomo di pace; nella collaborazione c’è comprensione del diverso e tolleranza, “le differenze si annullano”.
A chiudere l’incontro, l’invito della Dirigente scolastica, Prof.ssa Maria Grazia Angelini a utilizzare l’estate per cominciare a riflettere sulle strade che vogliamo intraprendere dopo il diploma, con l’augurio di essere anche interessati e disposti a metterci in gioco con progettualità tanto innovative quanto ricche come questa.
Arianna Roberti