Di Jacopo Di Muzio, 1D
Oggi sono andato alla Chiesa di Santa Maria di Castello, luogo di grandissimo valore storico e religioso per la città di Genova, che è recentemente stato abbandonato dai frati della Chiesa. Ho intervistato il signor Attilio Repetto, un volontario, per imparare delle cose nuove su questa chiesa e per scoprire quale destino la attende.
Di che periodo storico è la Chiesa, quando e da chi è stata costruita?
Il primo nucleo di Chiesa è del 658, è stato fatto erigere da Ariperto I, re dei Longobardi. Dopodiché si sviluppa la Chiesa, anche se questa che si vede oggi, la chiesa romanica, è del 1125 ed è stata costruita dai Maestri Antelami.
Ci sono mai stati eventi significativi di tipo storico-religioso in questa Chiesa?
Il più rilevante risale al 1442, quando qui arrivarono i frati Domenicani, che svilupparono la Chiesa e costruirono il convento. Acquistarono proprietà adiacenti alla chiesa e il complesso fu ampliato e divenne un importante polo culturale. Inoltre, i Domenicani trasformarono il tetto della chiesa, a capriate di legno, in una volta a crociere in muratura e sono rimasti nella chiesa dal 1442 al 2015.
Cosa illustrano in particolare le visite guidate all’interno della Chiesa?
La guida mostra tutto quello che c’è da sapere sulla Chiesa, il Cristo moro, l’altare e tutti gli altri elementi significativi, dopo di che si va in convento, dove ci sono i chiostri, il giardino, le sale museali.
La Chiesa ha mai subito delle importanti ristrutturazioni?
Certo. Quando sono arrivati i Domenicani, hanno abbattuto il muro di sinistra perimetrale e hanno costruito le cappelle. Il tetto che era ligneo a capriate viene trasformato in questi voltoloni. L’abside romanica viene abbattuta e viene allungata nella prima metà del ‘500 per poter mettere il coro ligneo semicircolare.
Ho saputo che i frati hanno lasciato questo luogo. Quale sarà il destino della Chiesa di Santa Maria di Castello?
La Chiesa adesso verrà’ gestita dalla Curia di Genova e diventerà sede dell’archivio Diocesano. Quindi diventerà un sito importante anche dal punto di vista culturale. Quello su cui puntano è farne un centro culturale importante, in cui organizzare eventi e attrarre anche persone interessate, evidentemente all’archivio, agli studi e etc. Diventa un luogo laico soprattutto.