Nel pomeriggio di sabato 1 giugno, nella Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, si è tenuta la premiazioni del concorso promosso da “VastoScienza”, centro culturale di scienza e arte, “Vite per la Vita” che ha visto tra partecipanti e vincitori alunni di ben quattro Istituti scolastici della città: Polo Liceale Mattioli, ITSET-Palizzi, Polo Liceale Pantini-Pudente, Istituto comprensivo 1 Vasto “Spataro-Paolucci”.
I lavori eseguiti dagli studenti dei vari istituti scolastici che hanno partecipato al bando annesso al Convegno, hanno evidenziato come determinati temi coinvolgano particolarmente gli animi e spingano a mettersi in gioco per approfondire argomenti sensibili come la donazione degli organi.
I ragazzi hanno espresso i propri pensieri in differenti modi: producendo video, testi, canzoni, powerpoint dipinti, in modo da poter comunicare l’argomento al pubblico in modo chiaro e personale.
Sono stati circa 80 i lavori che hanno partecipato selezionati poi dalla giuria che ha esposto e premiato i migliori.
La consegna dei diplomi e delle menzioni speciali è stata affidata ai docenti Rosa Lo Sasso e Orlando Raspa, coadiuvati da Loredana Lammanda di “Loredana Eventi” che ha curato l’allestimento e gli aspetti tecnico-organizzativi del Convegno “Vite per la vita”.
Questo concorso oltre a premiare i ragazzi li ha sicuramente stimolati, poiché si sono trovati ad approfondire un argomento delicato e ancora poco diffuso come la donazione di organi e sangue. Molti hanno ammesso che prima del concorso non ne erano granché informati ma che adesso sono propensi alla donazione e sono pronti a coinvolgere più persone possibili.
Questi progetti sono importanti proprio per questo motivo, riescono a coinvolgere in modo differente e profondo su temi fondamentali per la vita.
Durante la giornata del 1 giugno, come hostess dell’agenzia “Loredana Eventi” di Loredana Lammanda, era presente in sala Sofia Fiore, giovane attrice vastese e protagonista del film “L’Arminuta”, tratto dall’omonimo romanzo di Donatella di Pietrantonio. Noi del Mattioli’s Chronicles, abbiamo colto l’occasione per farle alcune domande.
– Che ricordo hai di questa tua esperienza cinematografica?
Essendo stata la mia prima esperienza, tutto mi ha lasciato un bel ricordo, anche le persone che mi hanno circondato, a partire dai macchinisti, per arrivare ai registi, cast director e così via. Quindi si, tutto mi è piaciuto di quest’avventura e mi ha regalato momenti felici.
– Come ci si sente ad interpretare un ruolo così psicologicamente complicato?
Inizialmente è stato difficile entrare nella parte perché era una storia comunque complessa, lontana dalla mia. Però poi, grazie alle persone che erano con me sul set, sono riuscita ad entrare nel ruolo. E’ stato difficile ma il messaggio che volevo trasmettere credo sia arrivato.
– Come ti sei avvicinata al mondo della recitazione?
Non ho mai fatto né recitazione né teatro: è successo tutto molto per caso. A Vasto i casting non dovevano esserci nemmeno perché dovevano essere svolti in un’altra città qui vicino, ma poi ci sono stati dei problemi e hanno azzardato a farli qui e ho deciso di provare. All’inizio avrei dovuto avere un ruolo più marginale, poi però, dopo un po’ di tempo, mi hanno rivista, probabilmente mi hanno trovata più cresciuta, simile alle caratteristiche richieste e sono stata presa.
– Ti puoi ritenere orgogliosa del tuo lavoro?
A prescindere dal fatto se continuerò o meno, penso che sarà sempre una parte caratteristica di me. Sarò sicuramente molto contenta di raccontare questa cosa ai miei figli un domani.
– Cosa ti ha portato ad essere qui oggi?
– Sono stata contattata da Loredana Eventi che mi ha offerto questa possibilità di partecipare a questo importante appuntamento e per una causa nobile. Sono molto soddisfatta di essere presente qui oggi. In futuro non nego che mi piacerebbe lavorare anche in questo ambito. Questa è sicuramente un’esperienza che può aiutarmi nella scelta universitaria.
Virginia Di Monte