Di Elisa Candelo 2D
Inaugurata il 4 novembre 1925, Maria Dolens rimane ancora oggi una delle campane più grandi al mondo, superata solo dal Pummerin (cattedrale di Santo Stefano di Vienna), dal Petersglocke (duomo di Colonia) e dalla campana dello zar (Cremlino a Mosca).
L’ideatore fu il sacerdote di Rovereto, don Antonio Rossaro, il quale decise di trovare una soluzione per non dimenticare i morti della Prima guerra mondiale. Per la realizzazione della campana si pensò di fondere i cannoni del conflitto da poco concluso. Don Rossaro contattò gli Stati che avevano partecipato alla guerra per dei cannoni e altri materiali bellici. Nell’ottobre del 1924 fusero la campana.
Assegnarono la realizzazione del modello allo scultore Stefano Zuech. L’altezza raggiungeva i 2,58 metri, aveva un diametro di 2,55 metri e il peso era di 11 tonnellate.
La prima collocazione di Maria Dolens fu nel Castello di Rovereto, sede dal 1921 del “Museo Storico italiano della Guerra”
La campana nel 1938 subì due nuove fusioni perché il suono che emetteva non era quello desiderato. Nel 1940 tornò a Rovereto, ma la installarono nuovamente nel Castello solo nel 1945 (dopo la fine della Seconda guerra mondiale). Nel 1960 si danneggiò, per questo motivo nel 1964 si fece una quarta fusione.
Il 31 ottobre 1965 la nuova Campana venne benedetta in Piazza San Pietro da Papa Paolo VI. Successivamente la collocarono in un nuovo luogo: il Colle di Miravalle, dove ancora oggi ogni sera alle 21.30 e alla domenica a mezzogiorno batte i suoi 100 rintocchi in ricordo dei caduti. Il 18 gennaio 1968 è stata creata la “Fondazione Opera Campana dei Caduti” (rinominata “Fondazione Campana dei Caduti” nel 2018), associazione con il compito di preservare lo storico manufatto e di educare i giovani al rispetto dei diritti umani.
Nel febbraio 2006 Rovereto ha ottenuto il titolo di “Città della pace” dal Parlamento italiano.