Di Ilaria Canobbio, 2D
Arrivata in Provenza, avverto fin da subito una particolare aria di festa. Di lì a pochi giorni ci sarebbe stata una delle giornate più importanti per Plateau de Valensole: la raccolta della lavanda. Nelle valli della Provenza la presenza di enormi estensioni di campi di lavanda è una parte fondamentale, oltre che della tradizione, anche dell’economia della zona, perché durante questa attesissima festa, che ricorre il 14 luglio, si raccoglie la lavanda per venderla, produrre oli essenziali, profumi, saponi, tutti oggetti che attirano l’attenzione dei turisti per i loro profumi inebrianti e che verranno venduti, oltre che nei negozi, anche nei mercati: parte della tradizione di questa pianta, infatti, sono anche i Marché Provençal.
La lavanda era già usata per questi scopi dai Romani, infatti furono proprio loro a dare il via a questa grande tradizione francese. Se si rimane, però, lontano dai paesi e ci si addentra nei veri e propri campi dove la lavanda viene coltivata, prima che avvenga la mietitura, si può assistere ad uno spettacolo che lascerà tutti senza fiato: intere distese di lavanda piantata con estrema precisione in numerosissime file che sprigionano colori e profumi. Di giorno assistere a questo spettacolo naturale è bellissimo e si riescono a vedere i veri colori della pianta, ma la parte migliore è vedere il sole che tramonta dietro ai campi: i colori vengono percepiti in modo diverso, in un primo momento si tinge tutto di arancione, poi, dopo la scomparsa del sole, anche il cielo si unifica ai campi, tingendosi di un leggero violetto che accostato al lilla delle piante toglie il fiato a chiunque si trovi lì.
Questi luoghi sono conosciuti principalmente per questa coltivazione, ma nell’altopiano di Valensole le sorprese non finiscono mai: in quello che adesso è un semplice parcheggio per visitare il paesino di Riez nel pieno centro di Plateau de Valensole si possono trovare quattro colonne romane. Infatti, come già detto, i Romani in questa zona della Francia erano di casa; queste quattro colonne appartenevano alla facciata di un tempio romano del I secolo. Le colonne rimanenti del tempio sono in granito monolito, sovrastate da un architrave scolpita . Questa sito dove oggi vi é la cittadina di Riez, soprannominata anche “la Romana”, era usato dagli stessi Romani come luogo di comunicazioni, siccome si trova sulla confluenza di tre valli. Essa era stata chiamata anticamente Julia Augusta Reiorum Apollinaris.
Un’altra meraviglia che la Provenza ha in serbo per i suoi turisti? il paesino di Moustiers San Marie. Esso è costruito sulla roccia delle vette di questo luogo; si può visitare sia la parte bassa, ovvero quella più moderna, che il vecchio borgo, raggiungibile attraverso una lunga scalinata dalla quale, se si volge lo sguardo in basso, la vista sul borgo sarà a dir poco mozzafiato. Se si volge, invece, lo sguardo in alto, si può notare una stella appesa ad una catena che collega le due vette che si innalzano sulla città. Secondo una leggenda è stata eretta da un cavaliere di ritorno da
una crociata, che aveva fatto voto alla Madonna di consacrare un monumento nel caso fosse stato liberato; così decise di appendere una stella a sedici punte, simbolo della sua famiglia. La stella ormai è stata sostituita molte volte perché caduta a causa del suo peso, fino al 1995 quando nel riagganciarla al suo posto è stata sostituita con una a cinque punte.
Non si può parlare di Provenza, però, senza citare le gole del Verdon. Il Verdon è il fiume che, attraversando la Provenza, crea alcuni laghi, e che durante il suo corso è contornato da rocce talmente alte e ripide da formare delle gole. Esse si
possono osservare direttamente dalla strada che permette di fare dall’alto il giro del fiume. Scendendo dalla macchina, però, si può arrivare ai punti panoramici presenti lungo il suo corso e da lì si può ammirare la migliore vista su questa meraviglia unica.
La Provenza la definirei il posto “perfetto per tutti”, per i bambini a cui piacciono i fiori, per tutti coloro a cui piace ammirare la natura e per tutti coloro a cui piace la storia, sia moderna che classica.