Gli abitanti dei piccoli paesini conoscono benissimo la sensazione di sentirsi distanti, dimenticati e, in un certo senso, soli. Vivere in un borgo ha molti vantaggi e questo non lo si può negare, ma come la spieghiamo, a chi vive in città, la tristezza che si prova nel vedere le case svuotarsi e piano piano andare in rovina, assistere alla chiusura di quelle poche attività rimaste, sentirsi dire che negli anni il luogo dove hai vissuto i tuoi momenti più belli andrà dimenticato?
Il solo pensare a tutto questo fa nascere in me la nostalgia di quando le strade erano affollate, i bar sempre pieni e le case decorate e colorate. Ad un passato così pieno di vita si contrappone un futuro desolato e spento.
Come sarebbe bello poter far conoscere alle persone com’è la vita in un ambiente sereno e familiare di un paese, come sarebbe bello poter valorizzare i suoi luoghi storici e divulgarne il passato, come sarebbe bello far conoscere a tutti leggende, storie, tradizioni.
Proprio per questo obiettivo nasce, nel 1975, l’associazione del FAI.
Il FAI è una fondazione senza scopo di lucro, che opera grazie ai fondi di privati cittadini, il cui obiettivo è tutelare e valorizzare il patrimonio storico e artistico Italiano.
In Abruzzo, la delegazione del FAI di Vasto, per la XII edizione delle Giornate d’autunno, in data 12 e 13 ottobre 2024, ha deciso di promuovere il patrimonio storico e artistico di San Giovanni Lipioni, un piccolo comune italiano situato in provincia di Chieti.
In occasione di questo evento sono stati organizzati ben 6 percorsi culturali che ci raccontano, attraverso gli occhi di una piccola comunità, la storia, le tradizioni e le vicende dell’entroterra abruzzese.
A partire dalla piazza “Largo del Popolo” si possono effettuare diversi percorsi: la visita guidata alla bottega del maniscalco, la scoperta della tradizione della festa del “Majo”, il giro tra lo stupendo borgo ottocentesco, oppure entrare nei Palazzi Lozzi & Rossi.
Si tratta di un’occasione unica alla scoperta di usanze che individualmente non avremmo mai scovato e che i giovani volontari sono pronti ed entusiasti di illustrare.
È bello vedere che ciò che sembrava perduto in realtà non lo è e spero non lo sarà mai.
Carola Monte