Il nostro Istituto “R. Mattioli”, ha aderito al progetto nazionale “Io leggo perché” per avvicinare gli studenti ai libri e al mondo unico che ognuno di essi possiede.
Il libro è un’occasione di crescita, di conoscenza, di svago, “il Paradiso” di Borges. Ad oggi la nostra società tende ad allontanare i ragazzi dal libro poiché in tasca hanno un telefono che permette loro di scrivere, leggere e comunicare con tutto il mondo.
La calma, la riflessione, il tempo che esige la lettura di un libro non appartengono più alla quotidianità degli adolescenti.
La lettura è rapida e sincopata mentre la scrittura è sostituita da simboli. Scrivere sul telefono, però, non potrà mai sostituire l’esperienza unica e irripetibile di un libro.
La nostra esperienza è iniziata alle 8.30 di una mattina molto fredda. Ancora in parte presi dal torpore del risveglio, ci siamo divisi in due gruppi in base alla classe, un gruppo si è recato alla “Nuova Libreria”, l’altro invece alla libreria “Pensieri Belli”.
Nella prima libreria menzionata, la libraia ha ribadito più volte che il suo non è un lavoro ma una passione e uno stile di vita e che la lettura è importante perché ci permette di viaggiare lontani in un universo diverso, esattamente come la storia che ci ha letto tratta dal libro “Romanzo senza umani” di Paolo Di Paolo. In seguito ha risposto ad alcune domande riguardo le paranze, le particolari imbarcazioni utilizzate nella zona del vastese fino a 70 anni fa, a partire dal libro “Paranze. Fatti, dati e miti” di Francesco Feola. Ha inoltre introdotto particolari parole del nostro dialetto raccontando come una volta, al mercato del pesce, gli ortolani scambiavano la frutta con i pesci appena pescati e questo particolare tipo di baratto era detto “a cagna”. Il mercato era dislocato storicamente in Piazza del Popolo, si è spostato poi nell’ attuale mercato di Santa Chiara e infine è stato soppresso a causa della nascita della SIV che ha tolto molta manodopera dai campi e dalle barche.
Il secondo gruppo, invece, nella libreria “Pensieri belli”, ha svolto diverse attività; inizialmente c’è stata la visita e la presentazione della libreria e successivamente l’illustrazione dei lavori svolti in classe relativi al progetto. Questa attività è stata molto interessante poiché ha permesso il confronto delle diverse idee sull’ambito della lettura e ha coinvolto tutti arricchendone il sapere.
Il nostro progetto è proseguito con la raccolta fondi per incrementare la nostra biblioteca. Anche se le persone che si fermavano erano poche, sono state ben contente di contribuire all’evento con donazioni.
La giornata è terminata con il sindaco Francesco Menna che si è piacevolmente sorpreso della nostra proficua raccolta promettendoci una grande quantità di libri.
Il sindaco ci ha permesso inoltre di fare un breve tour del Consiglio Comunale invitandoci a tornare e preparare domande da rivolgere a lui e alla Giunta.
Il progetto “lo Leggo perché” è stato molto istruttivo e divertente. Ha permesso di metterci in gioco e di apprezzare ancora di più il mondo che si nasconde dentro i libri.
Classi 2E e 2C