Penso che la mia passione più grande sia la pallavolo.
Oltre a essere uno sport magnifico, lì, in quella palestra, ho conosciuto le persone più importanti della mia vita.
La pallavolo è uno sport di molta tecnica e precisione.
Vedere la partita da fuori è una cosa completamente diversa.
Da dentro, è una cosa emozionante. C’è sempre un clima ansioso fino all’ ultimo punto.
Io non ho un ruolo preciso però l’anno scorso ero alzatrice. Anche se mi piace molto di più il ruolo di attaccante, anche l’alzatrice non è male.
L’altra cosa che mi piace di più della pallavolo: le mie compagne! Sono ormai parte integrante della mia vita. Ci sono sempre state nei miei momenti brutti, come quando ero sempre presa dal panico, ai momenti belli come, per esempio, quando sono riuscita a fare delle cose che non avrei mai pensato di riuscire a compiere.
Il momento più brutto che mi è successo nel mio percorso è stato quando mi sono quasi rotta il piede. Tutto è successo in una semplice partita. Ero andata a muro saltando e una volta che sono tornata in terra l’avversaria mi ha fatto cadere sul suo piede. Avevo preso una storta bruttissima e avevo paura che il mio piede si fosse rotto. Nonostante ciò le mie compagne mi sono rimaste vicine e hanno vinto il torneo per me. Mi chiedevano ogni giorno come stavo e come stava la mia caviglia.
Non per dire, ma da quando sono diventata titolare mi sento molto forse nel mio ruolo. Oltre a sentirmi abbastanza brava, mi sento anche una persona altruista sia nei confronti delle mie compagne che delle avversarie. Per esempio, quando una mia compagna non riesce a fare un esercizio provo ad aiutarla come posso. Invece se mi dovesse mai capitare di fare male all’avversaria in qualche modo, invece di esultarle in faccia, la aiuterei a rialzarsi e le chiederei come sta.
Ogni volta che gioco, mi catapulto in un altro pianeta, con solo un campo, l’allenatore, le mie
compagne e una palla.
compagne e una palla.
Il mio più grande sogno è quello di andare a giocare nella nazionale femminile italiana, per dimostrare a tutti quello che sono diventata col tempo.
Voglio dimostrare a quell’allenatore che non credeva in me quanto sono diventata forte,
rispetto a quello che lui pensava che fossi.
rispetto a quello che lui pensava che fossi.
Irene Demurtas
Classe 1G SMS D’Azeglio
IC Molassana e Prato – Genova