È passato un secolo dalla scoperta a Luxor in Egitto, della tomba di Tutankhamon e del suo tesoro immenso, ma il fascino del faraone bambino resta ancora, resta eterno con la sua splendida maschera d’oro.
Faraone dell’antico Egitto soprannominato imperatore bambino è diventato famoso a seguito della sua celeberrima tomba. Fu il XVIII sovrano della dinastia del Nuovo Regno Egizio, durante la sua ascesa al trono sposò la sorellastra, ma malato fin dall’infanzia regnò per soli nove anni e mori a Menfi nel 1323 all’età di 18 anni. La sua fama è legata alla scoperta della sua tomba, avvenuta nel 1922 grazie alla spedizione dell’archeologo Howard Carter.
Era il 4 Novembre 1922 quando Carter, ingaggiato da un ricco nobile inglese, fece un importante scoperta archeologica nella Valle dei Re, la KV62(questo è il nome della tomba di Tutankhamon) che generò un evento mediatico senza precedenti.
Questa tomba rimase per secoli ignota al mondo grazie alla sua posizione nascosta, situata sotto ad altre strutture presenti nella necropoli, per questo motivo non fu saccheggiata dai ladri e quando la tomba venne riportata alla luce se ne poté ammirare la bellezza intatta. Il sarcofago era in oro massiccio ricoperto da pietre preziose rinvenuto in un ambiente non troppo grande costituito da quattro piccoli locali ma ricco di oggetti preziosi, segno della prospera età in cui Tutankhamon si trovò a regnare. Il cadavere era perfettamente imbalsamato all’interno del sarcofago, era ricoperto di ori e amuleti e sul volto vi era una maschera in oro 22 carati.
Il tutto è oggi custodito nel Museo Egizio del Cairo. Oltre al valore degli oggetti trovati al suo interno, la tomba è diventata famosa anche per la Maledizione di Tutankhamon, ovvero una presunta dannazione che probabilmente era solo una trovata pubblicitaria dell’epoca. La frase scritta sul sepolcro recitava: La morte sopraggiungerà su rapide ali per colui che disturba la pace del re.
Questo avvertimento però non intimorì coloro che avevano scoperto la tomba e che lavorarono notte e giorno agli scavi con coraggio e scetticismo ma contribuì a tenere lontano giornalisti e curiosi che spesso assaltavano il luogo del ritrovamento. A distanza di più di cento anni da quel 26 novembre 1923 in cui la tomba venne riportata alla luce, il fascino che Tutankhamon esercita su di noi e sulla nostra cultura è ancora grande. É un’importante storia del passato che vive ancora oggi grazie al fascino intramontabile ,il mistero e l’avventura. La sua vita, la sua morte e la sua maledizione generano in noi curiosità e mistero facendoci immergere nei segreti e tradizioni di quell’epoca e di quella civiltà, tra mito e realtà.
Izzi Daniel