Terrifier 3, nel mondo dell’horror

Il 31 ottobre c’è stata la premiere di Terrifier 3, il terzo capitolo del regista Damien Leone, che segue le sanguinosissime vicende di Art il Clown.
Gli avvenimenti del terzo capitolo sono direttamente collegati a Terrifier 2. Art, infatti, tornerà a perseguitare, durante le festività natalizie, i due protagonisti, Sienna e Jonathan, sopravvissuti al massacro avvenuto cinque anni prima.
Il film si apre subito con scene forti: vittima di Art sarà una normale famiglia con due bambini piccoli, brutalmente massacrata durante una notte qualunque. Insomma, fin dai primi minuti del film possiamo capire come questo non sia il classico horror alla Scream o lo splatter come i noti Venerdì 13 e Halloween. Raggiunge un nuovo livello che non è comune da vedere. Se pensavamo che il secondo capitolo avesse raggiunto il limite della follia con la famosa scena della camera da letto, il terzo non è paragonabile a niente, siamo di fronte ad un mattatoio a cielo aperto.

Anche se la pellicola è tutto fuorché divertente, qualche aspetto buffo è sempre presente come da tradizione, ed è proprio Art, il clown mimo, che si comporta in maniera bizzarra, si prende gioco delle vittime in maniera bizzarra tanto da sembrare una persona normale ma travestita, che vuole solo divertirsi e far divertire gli altri: possiamo dire che è una versione psicopatica di Mr Bean, assetata di sangue e odio, ma allo stesso tempo grottesca e simpatica.
Altro punto a favore per questo film è sicuramente il fatto che, rispetto ai precedenti capitoli, abbiamo un salto di qualità, due milioni di dollari di budget si fanno sentire, abbiamo scene più strutturate, realistiche ed effetti speciali degni di un vero film horror; il trucco dei personaggi è molto più realistico soprattutto per Victoria Heyes, la primissima vittima di Art, che nel terzo film ha un ruolo molto importante.

Si può dire che un difetto può essere, però, la trama: non esiste un vero e proprio filo conduttore, perché tutto è mosso dalla brutalità e dalla violenza.
Il finale ne è la conferma. E’ molto sbrigativo e lascia intendere un quarto capitolo (già confermato). E’ forse poco coerente poiché non chiarisce i dubbi instillati da Terrifier 2 e, allo stesso tempo, apre a nuove domande in cui speriamo in una risposta nel prossimo film.

Anche se Terrifier 3 non ha una trama aggrovigliata né colpi di scena, lo consiglierei soprattutto agli amanti dell’horror.

Alessandro Barisano