La magia dell’apotropaico

L’aggettivo apotropaico (dal greco αποτρεπειν, apotrépein = “allontanare”) viene solitamente attribuito ad un oggetto o persona atti a scongiurare, allontanare o annullare influssi maligni. Nel linguaggio comune si usa il più noto aggettivo «scaramantico».

Rientrano nella definizione di apotropaico generalmente i simboli e gli oggetti che condividono la capacità di proteggere da qualcosa o di tenerlo a distanza. Apotropaica era ad esempio la funzione del Lamassu, statua con corpo di toro alato dal volto umano che veniva posta alle porte di Babilonia.

Apotropaici sono lo scarabeo dell’antico Egitto, i falli rappresentati nella romana Pompei, le pietre rare, le raffigurazioni di animali, di mostri, o di maschere, gestualità oscene che alludono alla sessualità, come le corna o la manufica (amuleto che serve a proteggere dalle sventure e dalla malasorte).

Gli oggetti che racchiudono un potere apotropaico vengono denominati amuleti, la cui funzione è pertanto diversa dai cosiddetti talismani, i quali hanno invece il compito di portare fortuna.

 I bovini, da sempre  grande risorsa di sopravvivenza della specie umana, vennero resi sacri in ogni parte del mondo. La tauromachia cretese permetteva di giocare con loro nelle pubbliche feste, con capriole acrobatiche e danze rituali. Ogni tradizione ha celebrato l’uccisione rituale dei bovini che concludevano il proprio ciclo vitale offrendosi generosamente come alimento di pregio. Persino le ossa venivano utilizzate per utensili e monili, ma solo una cosa era destinata a sopravvivere a testimonianza di maestà, fertilità e forza: le corna.  Le corna hanno sempre incorporato valori simbolici eccelsi; non potevano dunque che portare fortuna, e a tale funzione sono state relegate, persino come gesto. A confermarlo basterebbe la straordinaria quantità di corni apotropaici venduti nell’ultimo secolo e quelli che ancora ciondolano dalle bancarelle in attesa dell’acquirente. 

In passato, i battenti e i batacchi dei portoni avevano un ruolo pratico, ma oltre alla loro funzionalità, avevano anche una funzione decorativa e protettiva. Erano adornati con teste di leone, feroci fiere, antiche divinità, eroi mitologici e creature mostruose, realizzati in bronzo e ferro. Questi elementi decorativi avevano un significato apotropaico.

Francesca Assogna