” Amata regina”

Si è svolta venerdì 29 novembre presso l’Auditorium del Museo Archeologico “Paolo Orsi” la premiazione della IV edizione del concorso “Conoscere per amare e difendere”, bandito dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Siracusa, con la collaborazione del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai e l’Ufficio X Ambito Territoriale di Siracusa. Nella sezione letteraria il primo classificato è stato Lorenzo Luciani di 3QL  con il testo in prosa ” Amata regina”, una lettera dell’imperatore Federico II di Svevia alla moglie Isabella sulle bellezze del Castello svevo e del territorio augustano.

Purtroppo non la vedo ancora compiuta. È lì, incastonata nella costa orientale della mia Sicilia e, nonostante il tempo, riflette secoli di storia e cultura. Riesco ancora ad osservare il suo incantevole porto che la rende la regina della strategia sul Mediterraneo. Il mare di Augusta sembra quasi di cristallo, basta specchiarsi per schiarirsi le idee. Poi vengo attirato da un dolce profumo che mi trascina per le sue strade. Mentre procedo percepisco l’intreccio armonioso di tutte quelle dominazioni ed influenze cominciate per mano mia e che adesso formano il suo scheletro. Ogni pietra racconta una storia; vedo orme francesi, spagnole, arabe e tutte insieme formano il percorso che mi porta sempre più vicino a quello che sembra essere un tesoro. Poi arrivo lì, di fronte al mio capolavoro, che oggi sembra quasi chiedere pietà allo scorrere del tempo: il Castello Svevo. Creato per tenere sotto controllo il mare, ma fu esso che dominò su di me, regalandomi la possibilità di godere della meravigliosa vista di Augusta. Riaffiorano i miei pensieri e le mie sensazioni e ricordo la volontà di ribellarsi al suono dei Vespri che spinsero il popolo a spingersi sempre oltre. Improvvisamente mi trovo in un luogo mai visto, sembra avere un passato importante, ma adesso riesco solo ad ammirare la sua timida naturalezza che viene in parte oscurata dai crudeli gesti della gente. Sento da un ragazzino che si tratta delle saline. Si trattava di un posto che un tempo era fondamentale per il commercio della mia città, ma che adesso era dominato dalla meraviglia. Riesco a scrutare un’enorme varietà di flora ma soprattutto di fauna. Ci sono miriadi di uccelli che volano aggraziati quasi a volermi rendere parte della loro libertà, creature che un tempo avrei brutalmente ucciso ma che adesso invidio a pieno. Tra questi ce ne sono alcuni che catturano la mia attenzione, sono dei grandi uccelli rosa, pare che si trattino di fenicotteri. Si mantengono in equilibrio su una sola zampa e si intrecciano rendendo quel luogo la patria degli innamorati. Una patria che risplende al tramonto, mi distoglie dalla realtà e poi mi riporta sulla mia via. Quel profumo si fa sempre più intenso, fin quando non trovo un fagottino, piccolo ma ricolmo di gioia. Contiene delle cassatelle, impasti ripieni di candida ricotta, preparati con così tanto amore da avere influenza su tutta la mia terra, e come loro moltissimi altri piatti e tradizioni che si sono affermate nel corso del tempo, che creano una dolce atmosfera e che stimolano il carattere del popolo. Un popolo coraggioso ma che trattiene lo spirito sigillato dentro di sé, che dovrebbe lottare di più per la propria patria e difenderla da qualsiasi problema vi si pari davanti. Desidero solo che Augusta possa rifiorire come un tempo e mostrare al mondo quale sia la pasta della regina della strategia. ….Tuo  per sempre Federico II di Svevia.

    Lorenzo Luciani 3 QL