Una lettera dai Maya è un avvincente romanzo d’avventura diviso in 12 capitoli, scritto da Desmond Bagley (1923-1983).Il THE SUNDAY TIMES, un venerando giornale britannico, ha definito Desmond Bagley: un maestro, uno scrittore di avventure dotato di intelligenza e originalità.
La storia comincia in modo improvviso, ci catapulta nei pensieri del protagonista immerso in un ingorgo stradale mentre è di ritorno nel Devon.
La narrazione si svolge in prima persona, con focalizzazione interna che permette al lettore di entrare immediatamente nel vivo dei fatti.
Il protagonista, Jammy Whale, è un ragazzo di trentuno anni, semplice, sottovalutato, grigio (come scritto nel testo), laureato sia in matematica che in economia, introverso, poco comunicativo che ha come hobby la scherma e la pesca subacquea.
Dopo aver scoperto dell’uccisione del fratello Bob, nella fattoria di famiglia nel Devon, comprende che la causa dell’omicidio è un antico vassoio dorato, tramandato dalla famiglia da circa un secolo. Un ladro cerca di impossessarsi del vassoio e spara al povero Bob.
Questo dà inizio a una lunga indagine che s’intreccia a vicende avventurose. Bagley, fondendo il romanzo d’avventura con la suspense e il mistero, tipici dei romanzi polizieschi, riesce a rendere la lettura scorrevole e intrigante.
Alla ricerca del colpevole, Jemmy si imbatte in due archeologi di ampio spessore: il dottor Fallon e il dottor Halstead, rivali tra loro. Entrambi gli archeologi desiderano possedere quel vassoio che si è rivelato essere un antichissimo ed inestimabile piatto Maya contenente un segreto.
Whale parte con i due in missione nello Yucatan in Messico. Sperano di imbattersi in Gatt, il mandante dell’omicidio di Bob, avendo lo stesso obbiettivo: trovare l’inesplorata città maya di Uaxuanoc.
L’avventura nella giungla è lunga e travagliata, ricca di scontri all’ultimo sangue con i Chicleros, gli scagnozzi assunti da Gatt, capo della mafia di Detroit e spietato ricercatore di oggetti di valore.
Il finale è dinamico e ricco di colpi di scena, con anche un commovente addio alla misteriosa città di Uaxuanoc.
Ho apprezzato molto la veridicità delle fonti utilizzate da Desmond e l’accuratezza dei dettagli, anche tecnici, di argomenti quali la storia dei Maya (colonizzazione spagnola, struttura sociale, culto religioso, usanze e costumi), le immersioni e i reperti storici.
Ho apprezzato soprattutto lo spunto di riflessione che ci dona il romanzo: Jemmy Whale passa dall’essere un ragazzo grigio, come viene descritto all’inizio, ad un uomo coraggioso sicuro di sé. Inoltre, i suoi hobby si rivelano indispensabili per la realizzazione del piano (solo lui può immergersi nel profondo cenote per recuperare gli antichi manufatti maya, grazie alla scherma riesce a difendersi in un duello).
Questo ci porta a pensare che non dobbiamo mai sottovalutarci né farci intimorire da chi ci giudica, perché, in verità, spesso non siamo capaci di accorgerci delle nostre qualità o della nostra attitudine.
Ognuno di noi ha delle unicità che possono essere scoperte grazie a una luce diversa che proietta le nostre qualità migliori.
Consiglio a tutti un’attenta lettura di questo formidabile libro, anche per chi non ama il romanzo d’avventura.
Giuseppe Giuliani