Nella giornata del 7 febbraio, Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo istituita nel 2017 su iniziativa del Miur, 80 000 ragazzi delle scuole superiori in tutta Italia hanno visto la proiezione di due cortometraggi, “Io non ho del paura del buio” e “Gli ultimi della classe”, su vicende vere di giovani vittime di bullismo. Tra gli spettatori anche i ragazzi del biennio del Polo Liceale Mattioli di Vasto.
“Io non ho paura del buio” è un cortometraggio inedito che si sviluppa attraverso racconti in prima persona delle esperienze di due ragazzi vittime di bullismo. Le storie dei protagonisti, Fabio e Leonardo, si intrecciano, ma si differenziano nelle loro reazioni: mentre Fabio sopporta in silenzio, Leonardo trova il coraggio di reagire. Entrambi sono vittime di compagni di scuola più grandi che li tormentano e li costringono a vivere momenti di grande sofferenza e umiliazione.
“Gli Ultimi della classe” è ispirato a fatti realmente accaduti. Il lungometraggio è dedicato a Francesco Scerbo, giovanissimo vittima di bullismo che nel 1995 viene spinto sotto un treno da un coetaneo. La pellicola ricostruisce l’episodio, insieme ad altre vicende tratte dalla cronaca più recente. In esso si intrecciano le azioni di adulti e genitori intenti ad aiutare i propri figli e dei ragazzi spaventati davanti alla violenza dei loro compagni.
E’ trascorso un anno da quando Giuditta ha subito violenza da parte di Omar, suo compagno di classe. Ora, grazie all’aiuto dell’associazione “No Bullismo” e della Preside del Liceo “Galilei”, la ragazza è riuscita a trovare il coraggio di uscire allo scoperto e di denunciare. Proprio quando sembra che a scuola le cose stiano andando per il verso giusto, con una drastica riduzione di episodi di delinquenza, un evento sconvolge nuovamente gli equilibri di adolescenti ed adulti : al ritorno da una gita a Barcellona, la Guardia di Finanza irrompe e perquisisce gli studenti, trovando della droga nella valigia di David. Riaffiorano così ombre del passato che sembrava fossero svanite e che invece stanno coinvolgendo, a macchia d’olio, anche altri ragazzi.
Verso la fine del film, ecco comparire la vicenda tragica di Francesco Scerbo. Di ritorno da una gita a Francesco, sceso dal treno, viene sottratto il cellulare. Per riaverlo deve “battere il cinque” al bullo ancora sul treno. Da qui il tragico epilogo: Il ragazzo lo afferra per il polso mentre il treno parte, Francesco tenta disperatamente di liberarsi senza riuscirci, perdendo così la vita.
Come testimoniano queste storie, Il bullismo e il cyberbullismo sono caratterizzati da manifestazioni violente, di tipo verbale, fisico e sociale, ripetute nel tempo da parte di un singolo o da più persone. Chi subisce non riesce a difendersi.
Non dobbiamo rimanere indifferenti davanti a queste vicende!
Julia Di Paolo