TheWrap negli ultimi giorni ha segnalato l’ingaggiamento del regista Aaron Rabin per la direzione del film della celebre saga videoludica della Avalanche: Just Cause, una serie di titoli d’azione; film frenetici i quali richiamano molto lo stile tipico di film diretti da Michael Bay, attraverso l’uso di scene surreali piene di armi, azione e soprattutto esplosioni.
La trama dei giochi è statica e bidimensionale, inoltre la storia segue una formula precisa: il protagonista, Rico Rodriguez, attraverso una rivolta popolare libera un’isola remota immaginaria, che in realtà si fonda su culture esistenti, (un esempio è l’arcipelago di Medici, in Just Cause 3, che richiama molto la cultura e l’ambiente mediterraneo, ma soprattutto italiano e spagnolo) da una dittatura tirannica e, inoltre, scopre alcuni segreti sul suo passato una volta morto il dittatore.
Il film sorprendentemente è stato un progetto sin dal 2010, ancora prima dell’uscita di Just Cause 3, secondo molti il gioco che rese la serie rilevante; tuttavia da allora la comunicazione fu scarsa e dell’impresa si fecero carico diversi registi.
Arrivato, poi, il periodo in cui le riprese sarebbero dovute iniziare arrivò il Covid-19, che stravolse l’industria cinematografica e così questo grande progetto cadde nel vuoto e venne dimenticato.
Questo solo fino a poco tempo fa, poiché si è diffusa una voce che afferma che la produzione del film è stata riavviata e che sarà presentato al pubblico con il nome di “Just Cause: Scorpion Rising”, tuttavia sono solo speculazioni, al momento stiamo aspettando ulteriori notizie sul film di cui non si conosce nemmeno il cast; nel film originale Jason Momoa avrebbe dovuto interpretare Rico ma dopo tutti questi anni non si sa se sia ancora parte del progetto.
Sebbene le notizie siano poche, i fan della serie sono sollevati dal fatto che il film sia stato ripreso e che ci si stia ancora lavorando, adesso possibilmente anche meglio grazie ad una maggiore organizzazione e quello che si spera essere l’ultimo regista a cui questo film verrà passato.
Giorgio Notaro