La situazione a Gaza sta degenerando. Nessuno ne parla, nessuno ascolta. Sensibilizzare risulta dunque fondamentale.
Sabato primo marzo 2025, presso il Politeama Ruzzi di Vasto, Salvatore Cataldo, ballerino vastese di grande fama e professionalità, ha portato sulla scena un po’ di Gaza attraverso ”Cari Bambini” il suo toccante spettacolo multisensoriale dove parole, danza, suoni, si fondono insieme per richiamare la coscienza collettiva affinché superi i confini geografici e culturali.
La pièce si dilata in 3 momenti: nel primo emerge un viaggio faticoso, struggente, lungo, doloroso, attraverso elementi quali acqua, terra, aria, quasi a simboleggiare la nascita di un “movimento partigiano” prima nascosto, ma che aumenta di vigore divenendo mare in tempesta, vento forte che spazza via il sole.
Nel secondo si viene catapultati in una scuola dove una docente richiama l’attenzione degli studenti (il pubblico) per mezzo di una campanella, iniziando una lezione sul “movimento partigiano”. Gli alunni-pubblico vengono coinvolti attivamente intonando “Bella Ciao” di Manu Pilas. Si passa così all’occupazione e alla liberazione spagnola grazie a un balletto francese. Queste scene sono frutto di una profonda riflessione -afferma Cataldo- sull’impatto che ha l’insegnante sugli alunni i quali possono essere manipolati e privati di pensiero critico.
Gli avvenimenti a Gaza sono gli ultimi argomenti che vengono trattati. Il 7 ottobre 2023, Gaza è stata teatro di un’escalation di violenza significativa, con attacchi aerei e scontri tra le forze israeliane e i gruppi armati palestinesi. Questo evento ha segnato l’inizio di un conflitto intensificato, con un alto numero di vittime e un impatto devastante sulla popolazione civile. Gli scontri hanno portato a una crisi umanitaria, con molte persone costrette a fuggire dalle loro case e a cercare rifugio in condizioni difficili
Lo spettacolo, arricchito da registrazioni vocali in lingua araba le cui traduzioni compaiono su scatoloni di scena, si conclude con un momento molto toccante: l’artista, in veste di soccorritore, stringe al petto bambini senza più vita tra le macerie di una città distrutta porgendoli con intensa emozione a genitori devastati (il pubblico) .
Quello che lascia “Cari Bambini” è un profondo senso di empatia verso chi è costretto a trovarsi ogni giorno a convivere con la paura costante, una paura che sembra non andarsene mai.
Paola Di Fazio
Julia Di Paolo