di Matias Di Giacomo, Maria Giovanna Lauria, Alice Moscatelli, Matilde Pedroncini e Federico Pellegrini, 2^B
In occasione del Giorno della Memoria, dal 2007, viene riproposto annualmente in diverse sedi di Genova lo spettacolo teatrale “Tu passerai per il camino”. Quest’anno si è tenuto al teatro Sivori.
Questo evento è stato ideato e curato dal professor Rino Giannini, con la collaborazione di Raffaella Burlando. Rino Giannini, per molti anni professore di latino e greco al liceo classico Marconi-Delpino di Chiavari, si occupa da sempre di teatro e ha guidato una scuola di recitazione da dove hanno mosso i primi passi futuri allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma.
Lo spettacolo, che da anni coinvolge la città e il pubblico genovese, è diventato un evento per poter riflettere sugli orrori dell’Olocausto, un’occasione per non dimenticare le atrocità del passato e trasmettere la memoria alle generazioni future.
La serata si è sviluppata con una combinazione di immagini storiche dell’epoca, testimonianze, letture di autori sopravvissuti all’Olocausto e brani musicali. Al centro dell’attenzione è rimasta comunque la narrazione e la potenza delle parole è stata amplificata da immagini inedite e terribili relative agli eventi tragici della Shoah. Le letture di testimonianze e di testi di Primo Levi, Liliana Millu e Elie Wiesel, i quali hanno vissuto in prima persona l’orrore dei campi di concentramento, sono state accompagnate da una riflessione sulla tragicità delle loro storie. Queste testimonianze scritte, che trasmettono il dolore e la sofferenza di chi ha vissuto la deportazione, hanno spinto il pubblico a confrontarsi con la brutalità della storia.
Nonostante la serietà e la gravità del tema trattato, allo spettacolo non mancano momenti più leggeri, grazie alla visione di un filmato tratto da “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin e grazie alla recitazione di alcune barzellette inventate dai deportati nei lager. Questi ultimi momenti hanno dimostrato come anche nelle circostanze più terribili, l’umorismo e l’ironia possano divenire strumenti di sopravvivenza e di difesa della dignità umana. La scelta di includere queste storie ha evidenziato la capacità di trovare forza anche nelle situazioni più estreme.
Dal punto di vista musicale, lo spettacolo è stato accompagnato da canti tradizionali yiddish, parte fondamentale della cultura ebraica, di un piccolo gruppo formato dalla cantante Romina Mognol, accompagnata al pianoforte da Daniele Rosace, al violino da Fabio Francia e al clarinetto da Francesca Ospovat. La musica yiddish, con le sue radici nelle comunità ebraiche dell’Europa dell’Est, ha creato un legame profondo con le sue tradizioni e, allo stesso tempo, ha amplificato l’impatto emotivo dello spettacolo, evidenziando il contrasto con le crude e violente immagini riguardanti l’Olocausto.
L’alternanza tra la narrazione parlata e cantata ha permesso di mantenere alta l’attenzione. Ogni momento del percorso è stato pensato per stimolare l’emotività del pubblico , per far riflettere sul passato e sull’importanza della memoria che deve essere mantenuta.
“Tu passerai per il camino” è un esempio di come il teatro e le altre forme artistiche possano essere utilizzate per trasmettere messaggi potenti e formativi. Questo spettacolo non solo ha rispettato l’obiettivo di commemorare le vittime dell’Olocausto, ma ha anche svolto una funzione educativa fondamentale, soprattutto per i giovani. La memoria del passato, in particolare di eventi tanto tragici come la Shoah, deve essere preservata e trasmessa alle nuove generazioni affinché errori simili non vengano mai più ripetuti.