Localthunk e il sistema PEGI: una causa vinta

Il nuovo gioco Indie “Balatro”, un roguelike di strategia basato sulle carte e sul poker, candidato ai giochi dell’anno 2024, ha avuto diversi problemi riguardanti il PEGI, ecco perchè il creatore della piattaforma, LocalThunk, ha dovuto affrontare, di recente, il tribunale.
Il PEGI è un acronimo per “Pan European Game Information” ed è un metodo di classificazione utilizzato specificatamente per i videogiochi in Europa, esso li divide in 5 categorie basate sull’età minima che dovrebbero avere i giocatori in relazione ai contenuti del gioco.
Poiché “Balatro” ha in sé elementi del poker, come il sistema di punteggio, è stato posto nella categoria PEGI 18, cioè non adatto ai minori, in quanto considerato “incitante al gioco d’azzardo”.
Localthunk si è lamentato di questa decisione in quanto giochi simili a “Balatro” hanno ottenuto un PEGI più basso ed afferma in modo ironico: “dato che la PEGI ci ha dato un 18+ perché abbiamo delle carte da gioco malvagie, forse dovrei aggiungere dei pacchetti di espansione, delle microtransazioni con soldi reali e del vero gioco di azzardo così ce lo abbasseranno a 3+, visto che già lo fanno con i giochi della EA”.
Il creatore ha espresso in molte occasioni il suo disprezzo per il gioco d’azzardo e la sua promozione, aggiungendo persino una clausola nei termini e condizioni di “Balatro” che vieta l’uso del contenuto del gioco per creare giochi d’azzardo di qualsiasi tipo.
Dopo la vittoria di Localthunk in tribunale il sistema PEGI ha annunciato che verranno sviluppati dei criteri più specifici per la classificazione dei giochi.

Giorgio Notaro