AMT: aggressioni, vandalismi, mancanza di rispetto.

Perché il 1 aprile è  sciopero nazionale dei trasporti. 

di Stella Medusei, 1B

Negli ultimi anni sono sempre più frequenti le aggressioni sugli autobus che spesso, oltre che colpire i passeggeri, riguardano anche gli autisti del mezzo pubblico.

Abbiamo parlato con uno dei tanti conducenti scontenti e preoccupati  di AMT di Genova alla rimessa di Molassana. L’autista, ha preferito rimanere anonimo, ma è  risultato subito molto disponibile e sensibile al tema della sicurezza.

“Prendere l’autobus” ci può sembrare un atto nomale ed elementare, ma il conducente quando lo guida deve gestirne le problematiche, badare alle persone anziane o disabili presenti sul bus o, in caso di controversie tra passeggeri, deve saper mediare la situazione. A volte questi diverbi avvengono proprio tra il passeggero e l’autista. Un aneddoto particolare è accaduto qualche giorno fa sulla linea 13, dove un uomo ha puntato contro il guidatore una pistola, risultata successivamente finta. Non tutti gli autobus hanno una completa sicurezza per il fatto che sono vecchi, come ad esempio la linea 48, il quale ha poche telecamere perché esse sono più presenti sugli autobus moderni. Altre linee meno sicure sono sicuramente la 1, il 13, il 14 e il 17  perché portano a Caricamento, dove transitano passeggeri talora ubriachi o malintenzionati.

In caso di emergenze come questa, gli autobus possiedono delle radio con  pulsanti che permettono di inviare un messaggio alla centrale, la quale invia a sua volta la richiesta di aiuto alle forze dell’ordine, invece in situazioni meno gravi intervengono altri membri del personale dell’azienda. 

Si tratta di eventi provocati fondamentalmente dalla mancanza di educazione, perché di solito accade che i passeggeri rechino danno o non rispettino il mezzo pubblico. Ad esempio, al giorno d’oggi la gente ha una vita frenetica, quindi se non viene fatto un cenno all’autista di doversi fermare, la colpa non è sua perché sopra alla fermata è riportato esplicitamente ” fermata a richiesta”. Non sono giustificate, quindi, offese verso il conducente. Ciò può sembrare banale, ma spesso è la causa di molti dissidi e come afferma il conducente intervistato: ” Il rispetto tra autista e passeggero deve essere reciproco”

Lo sciopero del 1 aprile riguarderà in parte gli stipendi degli autisti ma anche l’argomento della sicurezza sul mezzo di trasporto e le sue problematiche. Per questo sarà un sciopero molto partecipato.