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Il cuore silenzioso di Bogliasco: quando le serrande abbassate spengono l’anima di un paese

di Camilla Danero, 1D

Bogliasco, un’incantevole paesino della riviera ligure è nel pieno di una crisi economica: la maggior parte dei negozi sta chiudendo, uno dopo l’altro. 
Secondo quanto riportato da un anziano abitante locale, la crisi ha avuto inizio in seguito all’apertura del primo supermercato nel 2003. Anni dopo, con l’apertura di un grosso negozio di cinesi e di un secondo supermercato, il calo dei profitti di alcuni negozi è stato inesorabile.

A questo si aggiunge il fatto che oggi l’ e-commerce, ovvero la vendita online, sta sorpassando la tradizionale vendita nei negozi fisici, pertanto sta scomparendo il contatto umano con la clientela e tra le persone.

Un tempo le persone si incontravano in piazza, ossia il fulcro del paese, dove si trovavano anche la maggior parte dei negozi e tra una chiacchiera e l’altra si osservavano le vetrine e si facevano gli acquisti.

Oggi invece la piazza è deserta, la maggior parte delle saracinesche dei negozi sono abbassate. Infatti hanno chiuso il tabacchino, il bar, due negozi di abbigliamento, un negozio di scarpe ed un’erboristeria. Al loro posto sono stati realizzati degli appartamenti in affitto e nessuna attività commerciale è stata riaperta.

Questo percorso di chiusura che con grande tristezza sta avvenendo pare irreversibile e Bogliasco si sta trasformando sempre di più in un paese “fantasma“ dove verso il tardo pomeriggio non si incontra più nessuno.

”Bogliasco è un paese che sta morendo” afferma il parroco, Don Silvio, intervistato che si augura che le autorità ed il Sindaco possano trovare delle soluzioni per risollevare il paese.

           

Le storiche proprietarie di un negozio di alimentari “Mini Market Lino” in piazza, raccontano quali strategie adottino per salvaguardare la loro attività dalla grande concorrenza dei due supermercati. Scelgono con cura e personalmente prodotti di prima qualità comprando da piccoli produttori artigianali come ad esempio il miele, confetture, vini e prodotti dolciari che al supermercato sono invece industriali.
Cercano di puntare sulla relazione con il cliente ascoltandolo e consigliandolo in base alle esigenze o preferenze.

Questa cura del cliente è sicuramente un valore aggiunto rispetto al supermercato dove le persone possono trovare di tutto ma senza nessuno che le consigli o commessi impreparati e senza esperienza.

Un altro aspetto sul quale puntano è quello di tenere il negozio aperto più ore possibile in modo da offrire un migliore servizio alla cittadinanza e aumentare le vendite. Inoltre per ampliare i loro servizi hanno deciso di offrire servizio a domicilio soprattutto per gli storici clienti anziani che hanno difficoltà a muoversi.