Erasmus+ Visible and invisible waste

Il 26 marzo alcuni studenti del Polo Liceale Mattioli assieme agli alunni in Erasmus+ provenienti da Lettonia, Francia e Spagna con i loro accompagnatori hanno partecipato a una lezione interattiva, con le docenti Daniela Sacchetti e Marilena Sarchione, riguardante gli obiettivi 11,13 e 15 dell’Agenda 2030.

La prof.ssa Sacchetti ha parlato di un rifiuto visibile, la plastica,  il cui utilizzo è cresciuto negli anni. I presenti hanno potuto osservare la pendenza sempre maggiore della curva grazie ai grafici presentati. Si è messo altresì in evidenza come, in alcuni ambiti, la plastica risulta indispensabile e sicura, ad esempio per le provette da laboratorio o i contenitori per alimenti. Il problema è che solo il 9% della plastica utilizzata viene riciclata.

L’attenzione si è poi spostata su come possiamo migliorare nell’utilizzo di tale materiale.

Si è cercato di sensibilizzare gli studenti su 4 azioni: RIDURRE gli sprechi. Nel nostro Istituto, ad esempio, sono stati istallati 3 dispenser di acqua cosicché tutti possono riempire la propria borraccia evitando l’acquisto di bottigliette di plastica; RIUTILIZZARE il più possibile i contenitori, comprando saponi e detersivi sfusi; RICICLARE in modo corretto i vari contenitori; RECUPERARE: ad esempio, i tappi delle bottiglie di qualsiasi tipo possono servire per progetti sociali e ambientali.

Con la produzione di plastica e il suo consumo sempre crescente aumenta anche la CO2, indispensabile per la vita di noi umani, delle piante, dei fiori e degli animali. Quindi si è posta l’attenzione su un rifiuto non visibile quale appunto la molecola di anidride carbonica.

Quali soluzioni si possono trovare?

Il piano energetico che stiamo seguendo è basato sui combustibili fossili. Bisogna imparare dal Sole il quale, utilizzando la fusione di 2 isotopi dell’idrogeno, il deuterio e il trizio, è in grado di creare un’alta energia pulita. Ci riusciremo?

E’ complesso ma confidiamo in nuovi studi per il nostro Pianeta.

Successivamente, la prof.ssa Sarchione, dopo aver formato 4 squadre, ha presentato un’attività a quiz dove gli studenti si sono potuti misurare con le loro capacità manuali, creative ed intellettive. Il quiz riguardante l’ecologia ha messo in evidenza come sia semplice arrivare ad un’altezza dell’Everest con l’alto consumo di bottiglie di plastica. Ha sottolineato inoltre come non esiste solo un tipo di plastica ma ben sette tipologie classificate con un triangolino e un numero da 1 a 7.

I diversi partecipanti dei 4 gruppi hanno identificato i vari tipi di plastica poiché a ciascun gruppo è stato consegnato un contenitore con i diversi imballaggi.

Per porre l’attenzione sul riciclo e il riutilizzo e su come si possano costruire esperimenti con materiale povero, la Sarchione ha costruito un prototipo di macchinina che poi ciascun gruppo ha riprodotto calcolandone la velocità.

Le attività proposte sono servite a riflettere su come ognuno di noi, con una piccola azione, può fare tanto per salvaguardare il Pianeta.

Ipazia