Erasmus+ empowering minds across border

Il primo programma Erasmus nasce nel 1987 e, da allora, oltre 10 milioni di studenti hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza unica grazie a borse di studio e programmi di scambio internazionali.

Quest’anno, dal 22 al 29 marzo, la nostra scuola, il Polo Liceale Mattioli di Vasto, ha aperto le porte agli studenti provenienti da Francia, Spagna e Lettonia, grazie a una settimana di workshop, visite guidate e attività interattive dedicate alla sostenibilità ambientale e al patrimonio culturale italiano.

A dare il benvenuto al gruppo Erasmus+ è stata l’Orchestra del Mattioli. Dopo la visita della scuola, il gruppo ha partecipato a due workshop: “Italian language and gestures”, organizzato dagli studenti della classe 4E, e “Breaking the ice”, mentre nel pomeriggio ha visitato il centro storico della città con guide d’eccellenza: alcuni studenti del Mattioli che hanno illustrato in lingua inglese le bellezze storico-artistiche di Vasto.

Il giorno seguente,  dopo il workshop: ”Marine coastal ecosystems” il gruppo si è recato presso la Riserva Naturale di Punta Aderci, ha visitato l’esterno del Faro e, nel primo pomeriggio, si è spostato a Vasto Marina per una passeggiata sul lungomare.

Mercoledì 26 marzo i ragazzi dello scambio sono stati impegnati in diversi workshop: “Discovering the nanotech”, “Body percussion” e “STEM and sustainability”. Quest’ultimo appuntamento ha posto l’attenzione sul riciclo, sul riutilizzo dei materiali, sulla costruzione di prototipi con materiale povero (ad esempio, una macchinina riprodotta dai partecipanti).

Il giorno successivo il gruppo ha visitato il Castello di Roccascalegna, il Cimitero Inglese di Torino di Sangro e l’Abbazia di San Giovanni in Venere, San Vito Chietino e la costa dei Trabocchi. Una giornata fredda e piovosa, ma intensa e suggestiva.

Venerdì gli studenti hanno sostenuto un dibattito sulla sostenibilità, “Debate on sustainability”, rispondendo alla domanda: “I luoghi turistici costruiti nelle zone protette sono una cosa positiva o negativa?”. A seguire, il workshop: “Local traditions”, realizzato dagli studenti della classe 3C che, per l’occasione, hanno indossato abiti del folklore abruzzese e fatto assaggiare dolci tipici della tradizione. 

Per celebrare la fine di questa esperienza, gli alunni esteri e i loro fratelli e sorelle ospitanti, insieme ai professori, hanno partecipato ad una cena in pizzeria durante la quale sono stati consegnati gli attestati di partecipazione e sono stati fatti i saluti finali.

L’esperienza Erasmus ha il potere di superare qualsiasi barriera, di creare senso di appartenenza verso la grande comunità europea, dimostra come, nonostante le differenze linguistiche e culturali, siamo tutti uniti grazie a un’immensa voglia di conoscere.

“L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto.” (R. Schuman). 

Francesca Bruno

Alessia La Palombara