Di Denise Carbone, 2D
Il 4 marzo 2025, il Liceo Classico Andrea D’Oria ha avuto il privilegio di ospitare l’autore Samuele Cornalba, in occasione della presentazione del suo libro “Bagai”. L’incontro si è tenuto nell’Aula Magna, dove l’autore ha parlato della sua opera e ha risposto alle domande degli studenti. Questa esperienza è stata un’opportunità unica per approfondire la conoscenza del libro e del suo autore, permettendoci di comprendere meglio i temi trattati nel romanzo e il percorso che ha portato alla sua scrittura.
Ora vi lasciamo alcune delle domande che sono state fatte durante l’intervista, in modo da condividere con voi i momenti più significativi dell’incontro.
Samuele, all’interno del tuo libro ci trascini nella storia di Elia con naturalezza, a colpi di immagini poetiche e dialoghi di un’autenticità spiazzante. Basta un attimo per specchiarci tutti, giovani o meno, nella tua scrittura. Cosa volevi esprimere con il titolo Bagai?
Bagai è un titolo che vuole dare voce a quei ragazzi che hanno tanto da dire, ma che il più delle volte rimangono in silenzio. Bagai sono i ragazzi di Pandino, della provincia, quelli che corrono senza una direzione, che scappano da un mondo incendiato, sono quei ragazzi che sentono una grande differenza tra quello che cercano e quello che viene offerto loro. Nel mio romanzo ho voluto raccontare ciò che conosco meglio: come funziona la testa di un ragazzo nato negli anni 2000. In questa storia io stesso ho scoperto la mia insopprimibile vocazione.
Soffermiamoci sul protagonista del libro, Elia, un personaggio difficile, spesso incompreso. Qual è la realtà in cui vive Elia? In che modo questa ha influenzato il suo modo di essere?
Ho da subito voluto che il protagonista del mio libro imparasse l’insensatezza del mondo e, con la mente di Elia, questo concetto viene totalmente messo in risalto. Vorrei soffermarmi un attimo sul luogo in cui Elia vive: Pandino non ha molte cose da offrire a un ragazzo di diciotto anni, ha novemila abitanti, pochi bar, un santuario, e nemmeno una libreria. Elia cresce sempre entro questo perimetro: la scuola e qualche festa, ha un migliore amico attivista e un padre che nemmeno considera tale. Non è molto bravo a provare sentimenti e finisce quasi sempre col ferire chi gli è vicino, inavvertitamente, dentro ha un dolore che non finisce mai.
Elia conosce una ragazza, Camilla, che sembra riportarlo nel presente e abbattere quella corazza che ha nel cuore. Come descriveresti il loro rapporto?
Camilla si avvicina ad Elia come se lui le dovesse una spiegazione, un posto vicino sul pullman, un po’ di affetto. Camilla nella vita di Elia può sembrare un lampo di luce, ma con lui, con la sua apatia, con le mura che ha di fronte al cuore, è tutto più difficile. Il protagonista vorrebbe aprirsi, ma non sa da dove iniziare, e Camilla, una ragazza con le unghie mangiate, con il suo sguardo che è come un’infezione, queste mura prova a demolirle, e ci riesce, anche se non del tutto. Ma nulla va mai come vogliamo realmente, dalla paura non ci si salva nemmeno con l’amore travolgente dei vent’anni, però, a volte, esistono persone, luoghi, pensieri che posso rendere tutto meno spaventoso.
Ti ringrazio per le tue risposte e per la tua premura, da questa intervista è emersa la tremenda semplicità ed il tuo esordio.
Samuele sorride e alzandosi guarda, quasi con le lacrime agli occhi, le persone attorno a lui.
Grazie, grazie a tutti voi, grazie a chi c’era da quando Bagai era un appunto di tre righe sulle note dell’iPhone, grazie a chiunque in questi tre anni ho inseguito alla ricerca di spunti, suggerimenti e rassicurazioni. Grazie a tutti i miei lettori, che sono la vera voce di questo libro.
Poi si alza regalandoci un ultimo sorriso.
Un saluto da un Bagai