Nel cuore della pietra dorme una stella,
e il muschio le canta ninne nanne antiche,
in una natura magica e in perfetta quiete
nella notte di San Lorenzo.
In Paradiso si osserva con meraviglia,
si contempla,
si sogna ad occhi aperti,
l’uomo è “intrappolato”
con gli occhi nella bellezza superna.
Stelle cadenti solcano il cielo,
lo illuminano a giorno,
danzano una vita fatta di attimi,
per poi scomparire, dolci, nell’oblio.
L’amore si amplifica fortemente,
l’amicizia migliora
per lo stare bene insieme,
grazie alla dea Gea,
madre di tutti gli esseri viventi.
Grazie Terra,
perfetta in tutto il tuo “locus amoenus”,
accarezzato da Dio;
grazie Terra,
che ci doni la vita,
tutti i beni per vivere,
in questa notte singolarissima.
Grazie San Lorenzo,
che fai splendere il 10 agosto
di lacrime di gioia nella volta celeste.
Samuele Michele Criscione 3b liceo classico-istituto “G.carducci”- Comiso (RG)