di Ludovica Dufour, 1B
Nel 2023 i Salesiani dell’Istituto Don Bosco, in via Carrara a Genova Quarto, hanno venduto il terreno antistante all’oratorio, prima occupato da tre campi da calcio e ora destinato ad un nuovo supermercato Basko. Molte sono le proteste tra gli abitanti della zona.
La notizia infatti ha provocato molto malcontento tra i residenti, che sostengono di aver perso un importante punto di riferimento. Come afferma Barbara Bitossi, che risiede in zona, il luogo era un centro di aggregazione per i ragazzi della zona e un campo estivo durante le vacanze per i bambini.
Inoltre, a suo parere, il quartiere è ben servito, quindi non si sentiva la necessità di un nuovo supermercato. Un altro aspetto critico, secondo Bitossi, è il pericolo che aumenti il traffico, che è già molto intenso sul cavalcavia di Quarto durante le ore di punta. Nonostante ciò ella ammette che la struttura offrirà nuovi posti di lavoro, un beneficio per la popolazione, e fornirà comunque degli spazi aperti, ovvero due campi da calcio sul tetto, in sostituzione di quelli precedenti.
Oltre agli abitanti della zona, coloro che più di tutti hanno risentito della risistemazione dell’area sono stati i membri del The Shire, la società che gestiva i campi sportivi e l’oratorio. Jacopo Napoli, responsabile sportivo del The Shire, spiega che – dopo lo “sfratto” – l’associazione ha potuto continuare la sua attività affidandosi a una realtà amica, che ha accolto al suo interno ragazzi e istruttori. Per questo ad oggi la squadra dilettantistica The Shire è momentaneamente in “stop”, mentre gli allievi continuano a giocare nella nuova società. “Non appena sarà possibile ripartire, lo faremo sicuramente”, afferma Napoli, che ci tiene a sottolineare che il The Shire è nato per affiancare i Salesiani e per questo continuerà nel suo scopo. Napoli ribadisce che il The Shire non è solo una scuola di calcio, ma un centro di accoglienza, fondamentale in una zona che ospita il Gaslini e che inoltre ha visto arrivare molte famiglie dall’Ucraina. Infatti, citando le sue parole, “non siamo mai stati e non saremo mai solo una scuola calcio”, e la loro attività continuerà a prescindere dalla sede in cui si trova.
Fino ad adesso, quindi, il supermercato ha portato alcuni disagi che però solo il tempo potrà confermare o smentire. Il manager del gruppo Sogegross Giovanni D’Alessandro, da noi contattato, non ha per ora risposto alle nostre domande. Aspettiamo dunque la conclusione dell’opera per rispondere alla domanda “promosso o bocciato?”.