L’opinione dei visitatori
di Elena Traverso, 1b
A Nervi, piccolo quartiere sul mare alla porte di Genova, il 1 novembre 2024 il museo Giannettino Luxoro in via Capolungo è stato finalmente aperto ai visitatori con mostre e visite guidate dopo una prima ristrutturazione, mentre alcuni lavori di risistemazione del secondo piano sono ancora in corso.
Il progetto di restauro, seguito dalla conservatrice Simona Parigi e reso possibile dall’intervento della fondazione nazionale Compagnia San Paolo, ha puntato a riportare la villa in sicurezza, con un intervento sugli impianti e lavori che hanno interessato tutte le parteti del piano terra, tutti gli orologi, alcuni tessili, il lampadario e gli arredi lignei.
I lavori di ristrutturazione sono stati ora momentaneamente sospesi per riparare a danni urgenti che la pioggia ha provocato a Villa Grimaldi Fassio che ospita le Raccolte Frugone.
Il museo Luxoro ha comunque riaperto le sue porte e offre la possibilità di visite guidate per riscoprire la storia della famiglia Luxoro e della villa.
Abbiamo chiesto a Davide, guida turistica dei Musei di Genova. perché fosse necessario intraprendere questo progetto di ristrutturazione.
Secondo Davide era necessario ristabilire la bellezza e l’eleganza di una villa che durante il Novecento era una tra le più importanti di Nervi e l’orgoglio della Famiglia Luxoro; infatti, oltre a trascorrervi l’estate come residenza di campagna, i Luxoro vi esponevano le loro collezioni e le loro più grandi ricchezze per mostrarle a tutti facendo risaltare la loro fama a quel tempo.
Per lui è un vero peccato non poter mostrare ancora oggi il vero aspetto della villa che, solo nei punti oggetto di ristrutturazione, è tornata all’antico splendore. Infatti all’interno, oltre alla ricostruzione del soffitto e delle pareti, sono stati sistemati oggetti appartenenti alle collezioni dei proprietari ed è stata attuata una ricomposizione delle stanze nel loro aspetto novecentesco, ristabilendo finalmente la sua vera imponenza.
La guida ci ha spiegato che è stato un furto avvenuto nel 2020 proprio a villa Luxoro a far comprendere l’urgenza di lavori di restauro; ha spiegato che alcuni ladri d’arte erano riusciti ad entrare, rubando vari reperti e dipinti e uscendo, nella concitazione, li avevano sparsi per il giardino, sottraendo alle collezioni diversi pezzi: un danno importante per tutta la comunità.
Già da questo momento si era deciso di intervenire perché la villa non dovesse subire altri atti di vandalismo e furti. Il progetto prevedeva la messa in sicurezza e l’apertura anche del secondo piano, ma si è poi deciso di dare la precedenza a Villa Grimaldi Fassio.
Abbiamo posto qualche domanda anche ai visitatori della villa, per conoscere la loro opinione e il loro giudizio sull’allestimento.
Amelia Borzone è una visitatrice genovese residente a Quinto: le abbiamo chiesto cosa ne pensasse del nuovo allestimento della Villa, cosa la avesse colpita di più e se avesse trovato aspetti da migliorare.
La signora ha risposto che la visita è stata interessante e istruttiva, e che è una fortuna poter usufruire di una visita guidata per comprendere meglio il valore degli arredi e dell’allestimento.
L’ha colpita molto l’eccletticità dell’architettura interna, dove molti stili diversi si combinavano l’uno con l’altro, dal Medioevo al Settecento, con mobili di varie epoche e dimensioni; l’hanno inoltre affascinata la grande collezione di orologi e specchi, l’ insieme di vetrinette con statuine del presepe e la storia delle marionette impreziosite da abiti fatti a mano con tessuti pregiati che però purtroppo non erano ancora visitabili essendo al piano superiore. Troverebbe interessante mettere in esposizione anche le opere del secondo piano per rendere la visita ancor più completa ì.
Secondo Cinzia Da Savona – visitatrice piemontese, appassionata d’arte e frequentatrice assidua di musei italiani – la parte visitabile è stata sicuramente resa interessante dalla guida, ma la visita è stata troppo limitata; per lei è sbagliato pubblicizzare la riapertura di un museo ma renderne visitabile solamente una parte; ha quindi proposto o di rendere visitabile tutto, anche il secondo piano, o di portare al primo piano le opere del piano superiore. E’ stata per lei complessivamente una bella visita, ma per ora non c’era niente che non avesse già visto, invece al piano superiore ci sarebbero stati pezzi più interessanti che avrebbero reso per lei più speciale l’esperienza.