Venerdì 11 Aprile, presso il Palazzo Ducale di Genova, si è tenuto un incontro dedicato alla prevenzione delle dipendenze. L’incontro ha trattato argomenti molto delicati, quali: la dipendenza all’alcol, al fumo, alle sostanze stupefacenti e alla tecnologia.
L’iniziativa è stata introdotta da Gianni Testino, coordinatore del Centro Alcologico Regione Liguria, e da Patrizia Balbinot, referente associazioni caregiver e plessi scolastici per il Centro Alcologico ASL 3 Liguria. L’obiettivo è stato quello di informare e sensibilizzare i giovani, alcuni dei quali erano studenti del Liceo Classico Andrea D’Oria.
Durante l’incontro i due specialisti hanno messo alla luce un argomento molto importante, di cui spesso si parla poco: “Scientificamente, qualsiasi sostanza tossica non può mai rientrare nella categoria dell’abuso, ma semplicemente dell’uso.” Secondo quanto spiegato da Balbinot e Testino quando si parla di tossici, cancerogeni o teratogeni, bisogna parlare solo di uso, poiché il danno è dose dipendente: più se ne consuma peggio è, per la salute sia mentale che fisica. “Ma il vero vantaggio per l’individuo – hanno ribadito – si ha nel non consumo.”
L’importanza dello stile di vita
Inizialmente Patrizia Balbinot ha Proiettato su una lavagna digitale una statistica dei fattori da cui dipende la nostra salute: per il 20% da genetica, per il 10-20% dall’ ambiente circostante, per il 10% dal sistema sanitario, per il 50-60% dallo stile di vita.
Collegandosi ai nostri stili di vita, Testino, ha citato una frase del filosofo greco Ippocrate di Coo: “il corpo umano è un tempio e come tale va curato e rispettato, sempre.”
“Noi non siamo soltanto un corpo, poiché il corpo di ognuno racchiude qualcosa di importante – spiega Testino – ognuno di noi ha una luce, un’anima che attira, non è l’aspetto esteriore ad attirare, ma se non ce ne prendiamo cura questa luce si spegne.”
Successivamente si è parlato dell’attività fisica e della corretta alimentazione, fattori determinanti per il mantenimento della salute. Bisogna fare una colazione abbondante e corretta, con frutta. A metà mattinata è consigliata una merenda, la verdura è fondamentale a pranzo e a cena, ma non bisogna superare due porzioni a settimana di carne.
Inoltre bisognerebbe limitare il consumo di sale per i seguenti motivi: per abbassare la pressione arteriosa e diminuire l’insorgenza di infarti e ictus, per migliorare la funzionalità del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni e infine per aumentare la resistenza delle ossa.
L’esercizio fisico è fondamentale, bisogna evitare di restare fermi più di un’ora soprattuto al telefono e al computer, è consigliabile scegliere uno sport, almeno tre volte a settimana.
Il fumo: una dipendenza sottovalutata
Un’attenzione particolare è stata rivolta anche verso il fumo, una delle dipendenze più diffuse e anche sottovalutate, soprattutto tra i giovani. Ormai si stanno diffondendo sempre di più le sigarette elettroniche, molte persone infatti, stanno accantonando le sigarette classiche, pensando che le elettroniche siano una valida alternativa meno tossica e pericolosa, ma non è così: infatti provocano conseguenze tali e quali alle classiche. E’ stato specificato anche, che il fumo passivo, ovvero respirare il fumo di un altro fumatore vicino, è ancora più dannoso che fumare direttamente.
Successivamente è stato proiettato il video relativo a un esperimento cinese, nel quale dei medici specialisti hanno utilizzato dei polmoni di un maiale per simulare l’atto del fumare, mostrandone l’effetto.
I polmoni in questione sono stati sottoposti all’utilizzo di sigarette: dopo vari pacchetti, i polmoni sono diventati neri, la trachea era colma di catrame, mentre gli organi di un altro maiale “sano” messi a confronto, risultano totalmente puliti.
Anche bere moderatamente è dannoso.
Durante l’incontro sono stati approfonditi i rischi sull’abuso di alcol e i suoi effetti. “L’alcol e in particolare il vino, rientrano nella cultura italiana: è chiaro che si tratta di una tradizione, ma un evidente problema è che gran parte della popolazione non solo non accetta che bere alcool in modo moderato non faccia male, ma nega l’evidenza scientifica.” afferma Gianni Testino.
Nell’alcol è presente l’etanolo, una molecola piccola ma estremamente pericolosa per la salute. È in grado di attraversare le membrane cellulari, la placenta e la barriera emato-encefalica, caratteristica che causa effetti dannosi a livello dell’embrione-feto e del sistema nervoso centrale.
L’etanolo non è un nutriente, ma una sostanza di interesse nutrizionale, poiché causa l’aumento del peso: 1 g corrisponde a sette kcal. Inoltre, quando si assume dell’alcol, come si è scoperto grazie a studi effettuati con la risonanza magnetica funzionale, si verifica una riduzione di volumi di alcune zone cerebrali, in particolare la corteccia prefrontale e l’ippocampo (una delle regioni della memoria). Successivamente è stata mostrata un’immagine che mostra alterazioni della vascolarizzazione e dei segnali che appaiono come veri e propri buchi nel cervello.
Le dipendenze: una trappola da cui non si esce.
Un’ulteriore argomento delicato trattato durante la mattinata, ha riguardato le dipendenze, in particolare da stupefacenti e social media.
Durante l’incontro, alcuni ragazzi che in passato hanno avuto problemi di dipendenza hanno raccontato la loro esperienza, spiegando che chi è dipendente da una determinata sostanza non riesce a capirlo, in quanto cerca sempre la cosa da cui è dipendente, per soddisfare il proprio corpo e sottoporlo a uno stato di relax. Oltre ad essere illegale la dipendenza da stupefacenti, è estremamente pericolosa: infatti, le droghe, possono ridurre il livello di intelligenza , soprattutto se in adolescenza.
Quando si diventa dipendenti, non si guarisce più: non esiste nessun farmaco in grado di eliminare del tutto le dipendenze, perché appena si entra di nuovo in contatto , anche solo una volta, con la sostanza di cui si è stati dipendenti, si ritorna al punto di partenza.
Si può diventare dipendenti anche dagli psicofarmaci e da pasticche, le quali assumono colori diversi, in base al neurotrasmettitore su cui agiscono.
Hanno offerto la loro testimonianza Giulio e Giacomo, entrambi in prossimità dei 22 anni.
Giulio è un ex alcolista, racconta che la sua dipendenza, cominciata all’età di circa 14 anni, prima era basata su sigarette, poi crescendo, è passato ad alcol e droghe; nel suo discorso ha espresso tutta la solitudine e la depressione che si è portato dietro negli anni, le quali lo hanno spinto ad azioni involontarie, Giulio dice: « E’ la dipendenza che ti guida».
Il cyberbullismo e la dipendenza da social
Un’ulteriore argomento affrontato è stato anche il cyberbullismo, una forma «moderna» di bullismo, presente soprattutto sugli smartphone e sui social media. Esso è un reato e qualsiasi contenuto anche involontario, un “mi piace” messo per sbaglio a un video, una condivisione tra amici, possono essere passibili di denuncia.
I ragazzi, oggigiorno sono sempre più dipendenti dai social, ci costruiscono la propria vita sociale sopra, ma questa abitudine può avere effetti indesiderati: in rete, è presente qualsiasi contenuto e ogni cosa che si pubblica è soggetta a commenti, molto spesso negativi. I ragazzi sono fragili, e se prima il bullismo era presente solo in determinate zone, come a scuola; ora, anche quando cercano la tranquillità a casa, possono soffrirne attraverso la tecnologia: nel peggiore dei casi alcuni adolescenti ricorrono al suicidio.
Riguardo a questo argomento, è stato proiettato un cortometraggio, tratto da una storia vera: quella di Carolina Picchio. Carolina era una studentessa di 14 anni che nel 2013 si tolse la vita, a causa di un video a sfondo sessuale, registrato a sua insaputa e divulgato in rete da alcuni ragazzi, scatenando molti insulti e commenti negativi online nei suoi confronti.
L’incontro a Palazzo Ducale è stato un momento di informazione, ma anche di consapevolezza, guidato da medici specialisti.
Un messaggio forte è arrivato ai ragazzi: la salute riguarda la cura quotidiana di sé, rispetto per il proprio corpo e per la propria mente. E come dice Testino “Ognuno di noi ha una luce, ma, se non ce ne prendiamo cura, questa luce si spegne.”