di Nicolò Femia e Davide De Rosa, 1B
Ai primi di aprile la classe 1B del liceo Andrea D’Oria ha visitato la sede storica del Corriere Della Sera a Milano, costruita tra il 1903 e il 1904.

Questo palazzo antico, pieno di illustrazioni riguardanti personaggi famosi che hanno contribuito alla creazione del giornale, sembra rimasto bloccato nel tempo, e le sue stanze, le sale e gli uffici raccontano circa 140 anni di storia e di eventi illustrati dalle pagine di questo grande quotidiano.
Nella sede di via Solferino la classe è stata accolta da Daniela Di Pace che ha raccontato la storia di questo famoso giornale.

Il primo numero del “Corriere della sera” uscì nel tardo pomeriggio del 5 marzo 1876.
Le quindicimila copie stampate andarono a ruba, e l’incasso fu devoluto all’associazione dei tipografi per finanziare le famiglie bisognose. L’orientamento politico del nuovo foglio, diretto dal napoletano, ex garibaldino, Eugenio Torelli Viollier (1842-1900), era conservatore e moderato. La sede era in Galleria Vittorio Emanuele.
Il giornale inizialmente veniva venduto dagli “strilloni”, ragazzi che andavano nelle piazze gridando la notizia del giorno, così da invogliare i passanti a fermarsi e comprare una copia.
Nel corso degli anni il giornale ebbe moltissimo successo ed effettuò molti cambiamenti, soprattutto dopo l’avvento del fascismo, il giornale cambiò nome.
Durante la visita è stata raccontata anche la giornata tipica di un giornalista del Corriere e tutte le diverse fasi della creazione del giornale.

Durante la mattina sono previste due riunioni riguardanti le notizie più importanti da selezionare. In seguito si controllano le notizie, poi si organizzano i richiami da inserire in prima pagina e tutti gli altri articoli e le varie pubblicità grazie al “timone”, una specie di mappa grafico-concettuale che darà poi forma al giornale vero e proprio.
Poi il “timone”, una volta completato con articoli e fotografie, viene inviato telematicamente alle diverse tipografie, dislocate in vari punti della penisola, che – servendosi di apposite lastre di alluminio – tramite una macchina rotatoria, per effetto chimico creano le pagine del giornale.
Dopo che il giornale e le sue varie edizioni sono stampate, queste vengono inviate alle edicole per essere vendute.
Oltre alle sale riunioni, agli studi e alle redazioni, nella sede di via Solferino sono presenti anche altre stanze molto importanti, la Redazione Digital, la Redazione Grafica e l’ufficio statistica, dove si effettua il conto delle rese, cioè delle copie di giornale non vendute, per ottimizzare la produzione. Alcune delle rese poi vengono conservate in archivio, altre mandate al macero.