di Ludovica Pedrazzi, 1B
L’organizzazione di volontariato “Per la Donna “, con sede presso l’IST all’interno dell’ospedale San Martino, nasce al fine di supportare sul piano umano e psicologico le donne che hanno subito un’operazione al seno. Le stesse donne che hanno fondato questa associazione hanno vissuto purtroppo la stessa esperienza e sono quindi in grado di avere una maggiore empatia verso le persone che si trovano ad affrontare questa difficile problematica. Il centro è stato creato con la finalità di accogliere le donne per non lasciarle sole in questa esperienza.
Abbiamo chiesto a Paola Volpi , scrittrice e volontaria, di spiegarci in che modo l’associazione può fornire un reale supporto alle donne che vi si rivolgono.
“Che tipi di aiuti offrite alle donne ?” L’associazione, formata da ex pazienti , fornisce un centro di ascolto, un supporto psicologico e negli ultimi anni procurano gratuitamente parrucche per le donne malate oncologiche, offrendo quindi un servizio il cui costo sarebbe di circa 500 euro a parrucca. Le donne scelgono dal un catalogo la parrucca in base alle loro esigenze e nell’arco di una settimana la ricevono. Inoltre rappresentanti dell’associaizone partecipano a congressi oncologici per suggerire idee nuove per sostenere le donne nel percorso di convalescenza. L’associazione sostiene anche gli ospedali , mettendo a disposizione nei reparti borse per i drenaggi rosa e in cotone.
“Come riuscite ad ottenere i fondi ? ” Fortunatamente l’associazione non necessita di fondi per l’affitto di locali, dal momento che ha sede in una stanza all’interno della Breast Unit (struttura specializzata nella diagnosi , nella cura e nella riabilitazione psicologica delle donne che hanno il tumore al seno). Le associate si sostengono organizzando mercatini in cui vendono oggetti e abiti, il ricavato viene dato al reparto.
“ Quali potrebbero essere i prossimi progetti ?” Il prossimo progetto ritenuto fondamentale è quello di sedersi ai tavoli decisionali e discutere dei bisogni delle donne: negli ultimi anni le donne malate hanno perso alcuni importanti diritti come il diritto a uno screening gratuito e ad un codice di esenzione dal pagamento di medicine . Un altro progetto è quello di scrivere un’antologia con le testimonianze delle pazienti , delle caregiver, dei medici per dare un sostegno alle persone malate che si sentono sole. Inoltre è in produzione un libro di favole per bambini malati oncologici da distribuire nei reparti.
“Come si può far parte o sostenere l’associazione ? ” Le persone che lavorano all’interno dell’associazione devono aver avuto un’esperienza analoga di malattia. Se si volesse far parte di questa organizzazione con il versamento di 20 euro l’anno, si diventa una socia sostenitrice.
Per ulteriori informazioni, contattare il numero 392 1179684