Nel grembo quieto dell’aurora antica
nasce la luce come un primo fiore,
e il mondo, in silenziosa meraviglia,
respira piano il nuovo profumo.
Un raggio dorato accarezza le colline,
le foglie luccicano come cristalli,
sussurra lo zefiro antiche melodie
tra i rami spogli, sui tetti e sui viali
Rinasce un’era, delicata come un bacio
dato alla vita con timida fede,
e il cuore, arreso al suo dolce miracolo,
piange e sorride, e nulla più chiede.
E l’alba, nel suo gesto più puro,
non ci promette, ma ci consegna il giorno:
come una madre che accende il futuro
e ci abbraccia silenziosa tutt’intorno.
Susy Hykollari 3B Liceo Classico- G. Carducci- Comiso, RG