• Home
  • Blog
  • Articoli
  • L’IIS Fermi al Tribunale per il Progetto CIAK! (FOTONOTIZIA)

L’IIS Fermi al Tribunale per il Progetto CIAK! (FOTONOTIZIA)

In “Una palestra da sballo…” giovani distribuivano droga nella scuola.
«Chiunque, senza l’autorizzazione, mette in vendita, distribuisce, acquista, procura ad altri, passa, consegna, per qualunque scopo o comunque illecitamente detiene, sostanze stupefacenti o psicotrope, è punito con la reclusione da otto a venti anni e con la multa…»: questo è l’articolo della Costituzione, che ha spinto alcuni studenti, a ricreare un processo basato su una storia inventata. Cinque sono gli alunni del liceo scientifico “Manzoni” implicati nella vicenda: Simone Rossi, ragazzo inizialmente poco socievole, che dopo aver convinto i genitori all’acquisto di una moto, trasgredisce gli obblighi scolastici e comincia a frequentare un nuovo giro di amicizie, composto dai due fratelli Roberto e Manuel Casale, i quali, a seguito di un’infanzia complicata sono stati cresciuti dalla nonna. Ultimi a far parte del giro, sono la ragazza e il migliore amico di Roberto: Lucia Camera, giovane con un turbolento passato alle spalle e Alex Morelli, ucraino, adottato all’età di sei anni. A seguito di un incidente stradale, avvenuto il 7 ottobre 2017, dove Simone, una volta in pronto soccorso, risulta positivo all’esame tossicologico, si trova costretto ad ammettere che la compagnia da lui frequentata, è parte di un giro di spaccio; partono così le indagini e, a distanza di sette giorni, i carabinieri fanno irruzione nella palestra della scuola. I ragazzi, nell’intento di scappare, provano a disfarsi della cocaina in loro possesso: il loro piano si rivela vano, in quanto verranno successivamente catturati dalle forze dell’ordine e in seguito processati in tribunale. Qui, saranno gli studenti dell’istituto Fermi, ad interpretare: i cinque sospettati, i loro tre avvocati difensori, il PM con i due avvocati dell’accusa, e i 4 giudici. Questi ultimi valuteranno le generalità dei tester, ovvero la dottoressa del pronto soccorso, i tre marescialli partecipi all’agguato in palestra, lo stesso Simone Rossi, e un altro studente liceale, che in precedenza era stato un acquirente. “Consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo con la mia deposizione, mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto è a mia conoscenza”: ecco il giuramento, che i 4 testimoni s’impegneranno a pronunciare, prima di raccontare le loro generalità. Così, dopo essersi ritirato in Camera di Consiglio, il Collegio dichiarerà la sua sentenza: Manuel Casale sarà condannato alla pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione, e al pagamento di 12.000 euro; ciò nonostante gli sarà concessa la sospensione condizionale della pena, beneficio da cui il fratello Roberto, in quanto maggiorenne, sarà escluso per legge. Lucia, la terza incriminata, dovrà impegnarsi nella frequenza scolastica, e di conseguenza nelle attività di scuola e volontariato, mentre Alex, si vedrà costretto alla partecipazione, con i suoi genitori, ad un gruppo di sostegno per famiglie problematiche. In seguito alla simulazione, alcuni alunni, sono stati intervistati dallo staff della scuola: tutti hanno concordato col dire che tale esperienza, oltre che originale, è stata istruttiva, in quanto ha insegnato che una delle tante conseguenze che comporta l’assunzione o la vendita di droga, a prescindere dai danni causati alla salute, è proprio il rischio di essere legalmente processati, e prevedibilmente condannati.
Tutto ciò ci porta a capire come sia necessario un’attenta opera di prevenzione di un fenomeno sociale come la droga che purtroppo è di grande attualità! Questo è stato il senso della simulazione che gli studenti hanno vissuto e che sicuramente li ha messi nella condizione di capire che la coscienza civica si forma anche attraverso questi passaggi.
Questo è altresì il senso del progetto Ciak…un processo simulato per evitarne uno vero e gli allievi sicuramente avranno capito il senso di una tale proposta tenendo conto della loro partecipazione del loro interesse e della loro attenzione.