Il minimalismo

Il Minimalismo è una corrente artistica sviluppatasi tra gli anni ’60 e ’70 negli USA. Il termine fu coniato dal filosofo dell’arte inglese Richard Wollheim quando venne scritto un articolo intitolato Minimal Art per la rivista Art Magazine.
La Minimal Art è caratterizzata da forme semplici (minimal), derivate dalla geometria elementare, da strutture modulari e seriali e dall’uso di materiali della tecnologia industriale. Si prediligono forme pure. I colori sono neutri, infatti le principali cromie di questo stile sono il bianco e il nero.
Al giorno d’oggi, anche se in contraddizione con i suoi principi, il minimalismo ha influenzato ed è influenzato in modo tale da diventare un eclettico mix di stili che contraddicono uno dei suoi principi fondamentali: la conservazione di forme pure. Il minimalismo è la riduzione all’essenza. Mies Van Der Rohe spiega nel suo manifesto《Less is more》che divenne poi lo slogan per antonomasia del movimento, che tutto si deve ridurre solamente agli elementi di base, quelli necessari, sempre rimanendo al passo con la modernità.

M O B I L I O
Parlare di mobilio rende tutto più complicato, anche se c’è da dire che una linea base c’è ed è quella di cui vi abbiamo parlato poc’anzi. Le forme geometriche devono avere un taglio netto ed essere sobrie, i colori che utilizzeremo saranno sempre cromie neutre, principalmente dei toni del bianco, del nero e del grigio. Sceglieremo solamente l’arredo necessario, lasciando perdere ciò che è superfluo: l’ambiente avrà un tono austero e sembrerà quasi vuoto per la mancanza di mobili che invece sono molto usati all’interno di altre abitazioni in altri stili. La luce aiuta a percepire lo spazio più pulito e ordinato, due dei principi di questo stile. Quando la luce naturale fa spazio all’oscurità, ecco che entrano in gioco tutte le lampade e lampadine seminate per casa. Anche qui, la scelta dei nostri punti luce verterà su forme semplici ed essenziali. Con un’architettura giusta, un mobilio essenziale e dalle linee nette e un’illuminazione accattivante, riuscirete perfettamente a ricreare quel minimalismo del quale i grandi di un tempo parlavano e che ancora oggi fa tendenza e piace ai più.

F I L O S O F I A
Esistono diverse definizioni e sfumature di minimalismo:
• C’è chi ha una concezione puramente estetica di questa filosofia e, pur apprezzando il minimalismo nel design, nell’arte e nell’architettura, lo ignora in altri ambiti della propria vita.
• C’è chi vede il minimalismo quasi come un credo politico o religioso e ne sposa i principi per portare avanti le proprie battaglie di difesa ambientale e decrescita economica.
• C’è chi più prosaicamente vede il minimalismo come un semplice approccio per organizzare il proprio guardaroba, la propria casa e la propria vita.
Il minimalismo non consiste semplicemente nella rimozione di oggetti: c’è innanzitutto una “ricerca consapevole” di ciò che ci rende felici. Sposare la filosofia minimalista significa quindi scegliere in maniera cosciente quegli oggetti, quelle attività e quelle persone che portano felicità, gioia e serenità nella nostra vita. Solo una volta individuate queste “gemme” nella nostra vita, avrà senso iniziare il processo di eliminazione e anche questo processo dovrà essere volontario e non imposto da qualcuno o qualcosa.

Julieta Pinto 3F