La frase sopra citata ha un significato molto profondo, poiché il nostro sguardo non mente mai.
Gli occhi sono la maggior fonte di comunicazione come il nostro corpo, ma, al contrario di quest’ultimo, il nostro sguardo non mente, anzi, è la vera espressione del nostro volto e ciò permette di capire, quando si sta parlando, se la persona che si ha davanti pensa veramente ciò che dice. Infatti, gli occhi comunicano alle altre persone ciò che si sta pensando o sensazioni che si stanno provando. Attraverso gli occhi si può arrivare a capire se quella persona è triste, felice, confusa, attratta, arrabbiata … quindi, basta guardare una persona negli occhi per capire tutto di lei. Le espressioni trasmesse dal nostro sguardo ci rendono trasparenti alla vista degli altri. In questo periodo, ciò si sta notando sempre di più, poiché, indossando la mascherina, l’unica caratteristica visibile del viso sono proprio gli occhi. L’espressione facciale dipende, il più delle volte, dal nostro sguardo o dai segnali emessi dai nostri occhi. I segnali sono inconsapevoli, il più delle volte, e riflettono in maniera immediata le nostre emozioni.
Ma come si fa a capire lo stato d’animo di una persona? Quali sono i segnali per capire ciò che sta pensando la persona con cui si sta parlando?
Ad esempio, se la persona che si ha difronte strizza gli occhi e questi iniziano a brillare più del normale, allora la persona è felice. Se, invece, le palpebre si innalzano, così come si innalza il bordo inferiore delle sopracciglia, la persona è triste.
Il fatto di avere gli occhi bene aperti e uno sguardo penetrante, è simbolo di attenzione, cioè la persona che si ha davanti pone attenzione alle nostre parole.
Se si sta, invece, infastidendo la persona con cui si sta parlando, si può notare come le sopracciglia si inarchino e l’espressione diventi totalmente seria, a volte, può anche capitare di aggrottare la fronte.
Se la persona ha dei dubbi o sta valutando quanto detto, gli occhi si rimpiccioliscono. Il socchiudere gli occhi, però, è anche simbolo di stanchezza.
La dilatazione delle pupille indica desiderio sessuale; arriviamo persino a sfregarci gli occhi, perché essi si inumidiscono, mettendoci a disagio. Ciò non può essere evitato.
Anche in base allo sguardo di una persona si può capire cosa sta provando o, addirittura, il suo carattere, come citato nella nota frase di David Sant: “Mi spaventa, mi snerva, mi uccide sapere che la bellezza non sta nei tuoi occhi, ma in come mi guardi”.
Quando si abbassa lo sguardo, si è imbarazzati o si ha paura e, quindi, si cerca una via di fuga.
Il fatto di fissare dritto negli occhi chi ci sta di fronte, senza mai distogliere lo sguardo, invece, può servire a nascondere la propria timidezza o può apparire come un atteggiamento di sfida. Se, nel frattempo, si respira in modo calmo e si inclina la testa è percepibile interesse e attenzione rispetto all’interlocutore o, ancora, attrazione e desiderio di sedurre.
Il distogliere lo sguardo, mentre si ha una discussione, può essere interpretato come un’offerta di pace. Lo sguardo sfuggente indica, invece, che si è preda di una forte emozione e che si è stati feriti dal giudizio altrui, ma non si vuole farlo notare. Evitare del tutto di rivolgere lo sguardo all’altro, può essere interpretato come un segnale di disprezzo, ma, anche di profonda insicurezza e scarsa autostima.
Sbattere le palpebre indica il voler capire bene ciò di cui si sta parlando; aprendoli e chiudendoli si ha una visione più chiara.
Lo sguardo lontano, verso l’orizzonte, è segno del voler prendere distanza dalla situazione in cui ci si trova e chi ascolta sta cercando di non lasciarsi imprigionare dal discorso.
Infine, muovere gli occhi con grande rapidità, mantenendo uno sguardo vigile e attento, è caratteristico di una persona agile e vivace, che sembra distratta ma alla quale raramente sfugge qualcosa.
Quindi è evidente che gli occhi sono lo specchio dell’anima e comunicano più di quanto si possa immaginare, senza mentire.
Barbara Stillitani 3C
