L’ orto di casa nostra. La città che riscopre la natura

Altri 150 sono i piccoli lotti che il comune di Roma è pronta ad affidare ai moltissimi romani che ne hanno fatto richiesta. Ormai averne uno a Roma è di moda e così il comune ha dovuto fare i conti con un boom di richieste mai viste.

Questa iniziativa, ormai in uso da anni, non aveva mai riscosso così tanto successo, probabilmente ci si sta rendendo conto di quanto può essere conveniente prendersi personalmente cura di un orto; questo non solo permette di avere sempre cibi freschi in tavola ma soprattutto da ai più piccoli la possibilità di riscoprire il rapporto con la natura. L’idea degli orti urbani nacque vedendo quante zone delle città, specialmente di quelle più industrializzate, nascondessero spiragli di terreno che, con un pò di buona volontà ,potevano diventare una vera e propria risorsa non solo per i comuni ma anche per i cittadini stessi. C’ è chi già ne ha uno e lo ritiene comodo e conveniente, chi lo attende con impazienza ma allo stesso tempo sono molti anche coloro che trovano queste iniziativa una perdita di tempo e un modo che farebbe girare ancora meno l’economia già non troppo fiorente di per se. I comuni sono molto organizzati dal punto di vista legislativo per l’amministrazione dei lotti su cui vigono divieti e doveri da parte del ricevente ,sono molte infatti le normative consultabili online che tutelano non solo il ricevente ma anche il territorio stesso. Una delle più rilevanti e che più ha fatto storcere il naso a molti è il divieto di utilizzo di agrofarmaci. inoltre molti non sono d’accordo sulla limitazione dell’acqua che soprattutto nei periodi che vanno da aprile ad ottobre può essere usata solo in alcune fasce orarie.Per richiedere un orto attualmente la procedura è per lo più online dal sito del comune aderente all iniziativa.Sicuramente per vedere se con questo progetto si centreranno gli obbiettivi desiderati quali la riqualificazione di zone verdi periferiche abbandonate, il creare nuovi punti di aggregazione, nuove attività sociali volte al coinvolgimento sia dei più giovani che degli anziani desiderosi di dare il loro contributo per una città più green ,bisognerà attendere ancora un po di tempo ma le premesse fanno ben sperare.

di Giulia Petrini