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GIORNATA MONDIALE SULLA CONSAPEVOLEZZA SULL’AUTISMO, DAL GIORDANO UN APPELLO ALLE ISTITUZIONI:” NON LASCIATE SOLE LE FAMIGLIE” “

di Silvio Valentino (ISISS A. Giordano, Venafro)

“Insieme è la parola chiave per evitare che di autismo non si parli solo in determinate giornate e per evitare dispersioni che andrebbero solo a danneggiare un mondo fatto già di solitudine e spesso disperazione ma anche di molte incertezze e pochissime risposte di qualità”. Forte il messaggio lanciato dalle mamme di ragazzi autistici nel corso del convegno “Guardiamo oltre l’autismo” promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale del Molise con l’Istituto Statale “Antonio Giordano”, in collaborazione con la Fondazione Neuromed, svoltosi sabato 1 aprile nell’ambito della giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. Un messaggio forte che le mamme hanno voluto indirizzare alle Istituzioni perché, la regione Molise, ha ancora nel cassetto una legge sull’autismo che dal 2015 aspetta di essere “licenziata” dal consiglio regionale.

Il “Giordano”, per l’occasione, si è colorato di blu, il colore scelto dall’Onu per indicare questa patologia. Di blu si è colorato anche la sede della regione, grazie alla sensibilità del presidente del consiglio regionale Vincenzo Cotugno che ha partecipato ai lavori del convegno di Venafro e si è particolarmente emozionato quando le mamme e i loro figli “speciali” hanno raccontato la loro storia. Non solo bambini autistici. Sono infatti tanti anche i ragazzi e gli adulti affetti da tale patologia e per loro i problemi, per vari aspetti, sono ancora più complessi. Ancora senza una cura, l’autismo colpisce in Italia tra le 300mila e le 500mila persone. Su questi temi si sono confrontati a Venafro alcuni esperti: dalla neuropsichiatra Giuseppina Epifanio(Asrem), alla specializzanda in Genetica medica Alba Di Pardo(Neuromed), al direttore del centro “Incontro” di Campobasso Paolo Majorana che hanno dato una chiave di lettura non solo scientifica sull’autismo. Poi le scuole, Pasquale, Luigi al centro delle attenzioni, le testimonianze delle loro mamme che ora stanno toccando con mano i progressi dei loro figli dopo aver vissuto un calvario fatto di indifferenza, solitudine. Un team di docenti all’altezza della situazione e, soprattutto, i migliori docenti di sostegno di questi ragazzi sono i loro compagni di classe. Un insieme che ha prodotto buone pratiche e che a Venafro tutti hanno potuto toccare con mano.

La preside Rossella Simeone ha voluto sottolineare il gioco di squadra che ha consentito a Luigi di fare progressi inimmaginabili e che ora quella esperienza rappresenta un’eccellenza che “deve rappresentare per tutti gli educatori che operano nella scuola, un punto di partenza.” Il presidente della Fondazione Neuromed Mario Pietracupa ha voluto ringraziare la scuola, la preside Simeone, il Direttore dell’Usr Molise Anna Paola Sabatini per tutto quello che sta facendo la scuola molisana che qui “ rappresenta un valore aggiunto anche per la ricerca scientifica.” Le conclusioni sono state del Direttore Sabatini. “Vedere la mamma di Luigi, con questo sorriso, con questa serenità beh significa che abbiamo colto nel segno e stiamo al fianco delle famiglie.” La Sabatini ha aggiunto:” Ci sarà più consapevolezza? Ci sarà maggiore riconoscimento dei diritti? Speriamo di sì! Ma questa giornata potrebbe assumere un maggior e più concreto significato se rappresentasse l’occasione per unire le famiglie ed il mondo associativo, la scuola. Quello che qui al Giordano tocco con mano. Ma questo non basta e arrivo all’appello lanciato dalle mamme rivolto alle Istituzioni. L’obiettivo deve essere quello di creare un luogo di confronto molto più ampio e partecipato e ponendo al centro di tutto sempre la persona, con le sue specificità e peculiarità e con il diritto a ricevere sostegni adeguati e ad essere pienamente inclusa nella società”.