Il cambiamento inizia da un twyll, il tuo

Betwyll è l’app per social reading di Twletteratura: lettura in comune.

Il  bello di questo metodo di lettura e di quest’app consiste nel poter leggere testi in compagnia di altre persone, che commentano e condividono la passione per la lettura. Che tecnologia e lettura non vadano molto d’accordo è voce spesso ripetuta ma Betwyll smentisce del tutto questo luogo comune. È proprio la tecnologia che rende quest’app una novità positiva e non negativa, è grazie alla tecnologia che è possibile stare a contatto con altri punti di vista e modi di pensare. Betwyll è la testimonianza che non è la tecnologia in sè ad essere dannosa, ma l’uso che se ne fa e questo dipende dall’uomo

Uno degli ultimi testi letti su Betwyll è Viagginversi. Dal titolo si comprende tutto ciò che la lettura rappresenta: “viaggi inversi”, cioè direzioni diverse tra loro eppure che potrebbero incrociarsi per la comune fragilità delle tematiche, e “viaggi in versi” per lo stile letterario che viene usato. In effetti il lettore percorre cinque tappe che hanno lo scopo di offrirgli una ampia visuale delle principali problematiche che lo circondano, mirando anche a delle possibili soluzioni attraverso l’utilizzo “magico” della poesia. Non solo problemi di tipo “comune”, quelli che si presentano ogni giorno e di cui sentiamo parlare spesso, ma soprattutto di etica e valori.

In particolare la prima tappa, il Giappone, è quella che tratta maggiormente la questione del “io”, dell’uomo e del suo valore. Nella lettura, il poeta pone una contrapposizione tra surreale e reale, passato e presente, superficialità e concretizzazione: il lettore si rende conto di quanto ora la società lo stia opprimendo, di quanto, a poco a poco, stia rendendo l’uomo sempre più “inutile”, facendogli perdere quegli ideali che lo rendono “vivo”. L’uomo stesso appare essere la causa della sua perdita di valori, essere il nemico di se stesso, il creatore delle sue sciagure, ma anche essere  l’unico che può salvare la sua essenza proprio attraverso la poesia.

Con tale consapevolezza , il lettore vola verso la Cina, famosa per le sue tradizioni, sapori, i suoi colori e le sue infinite leggende. La vita cinese ruota attorno all’alimentazione, ma soprattutto attorno al suo valore e non a caso la lettura è introdotta così: “in un sol boccone”. La sicurezza di appartenere a qualcosa, magari alla propria terra, è come se desse la forza al popolo cinese di andare avanti e di lavorare. Il rispetto delle tradizioni sembra sia di vitale e indispensabile importanza, per avvertire il passato anche nel comune presente. La Cina è paese sovraffollato e questa problematica forse sminuisce il senso di libertà e speranza che spetterebbe a questo popolo. Pensandoci, se questo problema non fosse esistito, il popolo cinese conoscerebbe il valore dell’unità e della collaborazione?

Quindi ripartiamo con due nuove capacità di percepire la realtà: saper ritrovare valore in se stessi con l’aiuto delle cose che abbiamo intorno e delle sensazioni che proviamo. Terza tappa: Libano, la terra delle spade nei cedri. Per i libanesi il cedro rappresenta l’immortalità, e le spade potrebbero rappresentare, in questo caso, il cambiamento, il futuro. Questa metafora è la rappresentazione della società libanese. Tutte quelle che sono le immortali abitudini, le visioni de mondo, modi di pensare  sono colpite dal cambiamento che è avvertito principalmente dalle donne, alcune delle quali hanno deciso di non indossare il velo e di modificare, attraverso la chirurgia estetica, il proprio corpo come desiderano. Scelta questa difficile da interpretare positivamente ed è stato la causa della sensazione di insoddisfazione di molte donne. Fortunatamente è stata creata una nuova via: quella della coesione tra presente e passato, tradizioni e progresso che ha regalato ai libanesi una nuova prospettiva di vita. Se la distinzione tra donna e uomo non fosse esistita, conosceremmo la parola ‘’cambiamento’’?

Con tutti questi pensieri per la testa, si vola in Palestina, in una terra di profondo spirito religioso, amore per la patria e per questo motivo focolaio di incessanti guerre. Qui la poesia è come  un rifugio e quanto da essa nasce  è salvezza. La religione ha un valore importante, è  un solido punto d’appoggio, una sicurezza e quando entra in contatto con la poesia diventa origine a uno sfogo, a una forma di liberazione. Ogni giorno i palestinesi vivono  l’oppressione della guerra, ma grazie alla fede, hanno la possibilità di credere, di nutrire una speranza. Ma se non ci fosse la guerra, conosceremmo il valore della pace?

Ora non ci resta che l’ultima tappa di questo meraviglioso viaggio, il Senegal. Il titolo che introduce la lettura è ‘’le mille bocche del Teranga’’: cioè le mille bocche dell’ospitalità e il piacere di accogliere le persone. Il grande spirito di ospitalità che caratterizza i senegalesi, in primo luogo è frutto dell’umiltà della gente e delle tradizioni, dalla capacità di dare a tutti il valore che meritano. In secondo luogo è nato dal fatto che il popolo senegalese è sempre stato soggetto a discriminazioni, e lo è tutt’ora.

I luoghi comuni sono ciò che fa sentire un senegalese indignato, e nel corso del tempo questa sensazione è diventata parte della sua anima e si è trasformata in umiltà e benevolenza. Chiunque guardi la realtà che si vive in Senegal con occhi esterni, può percepire paura e allo stesso tempo speranza. Soprattutto ai bambini, che hanno visto la guerra e la realtà denudata, la poesia può dare una mano, stavolta non per scoprire la realtà e renderla come è, ma per addolcirla, offrendo ai bambini una prospettiva di vita che sia d’aiuto in futuro per vedere il mondo con occhi diversi

IL VIAGGIO DELLA VITA NON FINISCE QUI!!! AL PROSSIMO TWYLL!

A cura di Davide Agliottone, Claudia Catello, Maria Rita Sofia Di Stasio, Greta Riccio-1C Classico Cambridge 2.0 –Liceo G.B. VICO Napoli